
Tirate fuori dall’armadio cartuccere, borchie e maschere antigas, che oggi parliamo di war-metal con i Deathwinds. Dopo aver pubblicato un demo nel 2014 (Endless Wastelands), ed un altro nel 2023 (Ripping Annihilation), I canadesi arrivano finalmente alla pubblicazione del loro primo album intitolato …Towards Doom…. Come dicevo, i Nostri sono dediti ad un malvagio war-metal, vale a dire quel bellissimo calderone metallico che mischia al suo interno e alla perfezione black metal, thrash, hardcore e punk, il tutto condito da una sana dose di caos che non fa mai male (ascoltate ad esempio il loro demo Ripping Annihilation per farvi un’idea del livello di caos raggiunto). Dietro al nome dei Deathwinds troviamo dei veterani della scena estrema canadese, già coinvolti in altri mille gruppi. Per questo nuovo album, i due volti storici della band, vale a dire il batterista Bestial Desolator ed il chitarrista e cantante Nocturnal Black, si avvalgono del bassista Nuclear Hammer Throne per seminare il loro caotico messaggio di odio. I Nostri suonano un mix di riffoni veloci di slayeriana memoria, semplici, diretti ed efficaci, con un’attitudine che oscilla tra i Venom e i Discharge, passando per i Marduk, rendendoli interessanti e di certo non banali. La musica dei Deathwinds è fredda e grezza, con riff di cartavetro e una voce piena di bile che vi trasporteranno in un mondo senza speranze e destinato alla rovina. La produzione, come ci si può aspettare, è scarna e volutamente amatoriale, ma nonostante questo non (s)cade nel ridicolo. Merita una menzione anche la copertina, che con lo stesso stile, scarno e freddo, riesce a trasmettere esattamente il senso del disco e della musica dei canadesi
…Towards Doom… scorre benissimo dall’inizio alla fine, ed è la colonna sonora perfetta per raccontare la morte della speranza in uno scenario apocalittico. Gli undici brani che compongono l’album sono undici inni all’odio e al caos. Escludendo il breve e melodico brano iniziale “The Burning Path”, il resto delle canzoni non lasciano spazio alla melodia e alla ricerca della tecnica sonora, come non c’è traccia di buoni sentimenti né tantomeno di positività. I pezzi non sono mai troppo lunghi e quindi non annoiano mai, ma nonostante questo mostrano le capacità compositive dei Nostri che sono stati in grado di scrivere un lavoro perfettamente bilanciato. In …Towards Doom… ho trovato infatti che ogni brano ha sempre qualcosa di interessante da dire, e sono molti gli esempi che potrei portare. Ascoltate ad esempio quell’inno all’odio che risponde al nome di “Black Towers of Hell”, ma anche le bellissime “Evisceration Torment”, “Razor’s Blood”, “Dripping Veins of Blasphemy” e la conclusiva “The Clock is Ticking”, e provate a non farvi trascinare nel loro mondo guerrafondaio.
“Sport the war, support the war” cantavano i poeti, e dicevano giusto: in questi tempi bui in cui il terzo conflitto mondiale è alle porte, non dobbiamo fare altro che prepararci, ed i Deathwinds saranno la nostra colonna sonora durante le ostilità.
(Sentient Ruin Laboratories, 2025)
1. The Burning Path
2. Torched Scripture
3. Evisceration Torment
4. Razor’s Blood
5. Dripping Veins of Blasphemy
6. Towards Doom
7. Black Towers of Hell
8. Dawn of Misery
9. Reeking Chamber
10. Fading Fires
11. The Clock is Ticking


