Noi di Grind On The Road abbiamo parlato dei Dephosphorus a proposito del loro split di due anni fa con i finlandesi Haapoja e di Ravenous Solemnity, loro secondo full-lenght. Formazione greca dedita ad uno stile che è una miscellanea di grindcore, post hardcore e death/black metal che loro hanno giustamente definito astrogrind in base alle tematiche esistenziali, esoteriche e astrologiche che vengono sciorinate traccia dopo traccia in questo loro terzo lavoro Impossible Orbits.
Oramai questo quartetto ellenico è riconoscibile sin dalla prima nota, dal primo colpo di rullante o dal graffiante screaming di Panos Agoros. In questa ultima fatica i Nostri hanno deciso di diminuire le parti più melodiche e atmosferiche, già abbastanza rare in precedenza, e far spazio alla più mera furia. Non possiamo negare che le loro produzioni sono ormai standardizzate e a quanto pare il gruppo ha scoperto le sue carte: potenza di fuoco, tecnica e arrangiamenti fenomenali sono l’abc di questa formazione, ma il loro sound e stile è definito e personale, è praticamente impossibile scambiarli con qualcun altro del panorama estremo. Impossible Orbits tira dritto, almeno per i canoni dei greci sempre pronti a creare storture o a gettarsi in tempi dispari, che in questo caso sono pochi ma buoni. Conosciamo benissimo le qualità strumentali di questi musicisti che riescono a ad alternare come niente fosse tempi serratissimi e momenti cadenzati dal ritmo taglia ginocchia, con un estro e una facilità che è vero un piacere ascoltare, mettendo sempre al primo posto l’impatto sonoro che riescono a creare e le intricate trame delle loro canzoni che seppur brevi sono ricche di riff micidiali, urla provenienti dallo spazio siderale e da un drumming fantasioso e potente.
In soldoni Impossible Orbits è una vera e proprio fusione di stili metal estremi con una attitudine hardcore e una vena psichedelica cosmica compressi in poco più di ventiquattro minuti, un furore trascendentale che può tranquillamente soddisfare gli ascoltatori abituati ad una complessità compositiva e dal palato più fine a quelli che amano un sound più grezzo e diretto. Con piacere possiamo dire che i Dephosphorus sono tornati più oscuri e minacciosi che mai, una buona notizia per questa nostra Europa.
(Selfmadegod Records, 2017)
1. Above The Threshold
2. Micro-Aeons Of Torment
3. Rational Reappraisal
4. Αστερόσκονη (Asteroskoni)
5. Impossible Orbits
6. Imagination Is Future History
7. The Light Of Ancient Mistakes
8. Suspended In A Void Universe
9. Blessed In A Hail