Quella di venerdì 16 settembre 2022 allo Slaughter Club di Paderno Dugnano (MI) è stata una serata dedicata interamente al post-black metal, genere dalle ampie vedute e non relegato a stilemi eccessivamente stringenti e che infatti è stato proposto da tre band ognuna con la propria visione personale. Gli headliner della serata sono stati i Der Weg einer Freiheit, band tedesca tra le più in voga del panorama europeo e occupata nella promozione del proprio quinto album Noktvrn, uscito nel finire del 2021. Insieme a loro altre due formazioni europee: i Regarde Les Hommes Tomber dalla Francia e i Bizarrekult dalla Norvegia, per completare la prima serata di questo tour.
Ai Bizarrekult il compito di aprire le danze. La band è stata fondata nel 2005 ma è rimasta a lungo inattiva, motivo per cui il primo full length, Vi Overlevde, è stato pubblicato solo nel 2021. Ora che finalmente la loro attività si è stabilizzata, i norvegesi finalmente possono dedicarsi anche all’attività live con maggiore frequenza, e in questa occasione si esibiscono per la prima volta fuori dalla Scandinavia. Rispetto a quello dei colleghi francesi e tedeschi, il loro sound è quello maggiormente influenzato dalle connotazioni classiche del black metal, le quali vengono comunque alternate consapevolmente con idee più variegate. Il quintetto si dimostra carico e offre un buon concerto, incentrato inizialmente sui brani più diretti del loro repertorio e nella seconda metà su quelli più cadenzati, che risultano altrettanto incisivi. In chiusura c’è spazio anche per un nuovo brano, “Kongen”, il quale farà parte del secondo album dei Nostri, in uscita a inizio 2023 e da quanto traspare dal pezzo non presenterà stravolgimenti stilistici rispetto al suddetto debutto.
Apprezzato l’incipit di scuola scandinava della serata c’è spazio per i Regarde Les Hommes Tomber, che in questo contesto si possono tendenzialmente vedere come co-headliner, visti gli standard alti della loro carriera e la loro crescita costante capitalizzata con l’ultimo Ascension, datato 2020. Non a caso la risposta del pubblico si fa sentire durante un concerto di indubbia qualità, in cui le composizioni dei francesi si distinguono per un impatto granitico anche in sede live. L’importanza che ha avuto Ascension nella carriera dei Nostri la si può dedurre anche dallo spazio a esso dedicato durante il concerto: gran parte della scaletta, infatti, è composta da brani estratti dal terzo disco della band francese. Il connubio tra black e sludge si fa apprezzare in particolar modo dal vivo, dove l’impatto dei pezzi si dimostra spietato, per un concerto da vivere tutto d’un fiato.
Arriviamo ora al pezzo forte della serata, i Der Weg einer Freiheit con il loro black metal dalla vigorosa componente melodica, onnipresente nei vari pezzi. L’ultimo Noktvrn ha avuto un buon impatto nella carriera dei tedeschi, i quali hanno evoluto il proprio sound verso lidi più atmosferici ed eterei senza comunque stravolgere quanto fatto in precedenza e il risultato è stato ragguardevole. Proprio da quest’ultimo lavoro vengono proposti diversi brani, ma anche il passato si ricava un ruolo centrale nella scaletta della serata, con brani come “Posthum”, “Zeichen” e “Aufbruch”, ormai loro classico, che ben figurano nella commistione tra le varie fasi della carriera del quartetto tedesco. Ormai il loro stile ha un’identità ben precisa, tra i riff graffianti in tremolo, le ritmiche serrate della batteria e le ponderate digressioni in pulito che trasudano post-rock. La natura evocativa delle composizioni, bilanciata tra spiragli malinconici e una natura più energetica, dal vivo non perde la propria incisività, complice anche l’indiscutibile precisione dei quattro musicisti. L’articolata ed epica “Gegen das Licht” conclude una serata impetuosa e ben organizzata, che ha appurato la crescita di Der Weg einer Freiheit e Regarde les Hommes Tomber e fornito speranza per i Bizarrekult, che in studio non hanno ancora lasciato particolarmente il segno ma dal vivo si sono fatti apprezzare.