Per chi non avesse capito il messaggio, dietro ai Destroy All Gondolas ed al loro debut album Laguna Di Satana c’è una prepotente voglia di dissacrare la provincia italiana partendo dalla loro città natia, Venezia, che sarà anche un’eterna città romantica ma che nasconde al suo interno un movimento hardcore da tempo pronto ad esplodere in tutta la sua ferocia. Il genere migliore per prendere in giro il sistema è il punk ed ai Destroy All Gondolas questa attitudine non manca di certo, come non manca il gusto per comporre un’opera corposa e cangiante, pronta a cambiare colore ad ogni brano con situazioni che passano dall’iracondo allo sberleffo.
Parlavamo di hardcore qualche riga sopra, e questo genere è sicuramente la base su cui nasce Laguna Di Satana, composto da ritmi velocissimi, blastbeats ed un sferragliare di chitarre sin dal brano di apertura “Chrome Fuck”. Ma poi ecco che quegli stessi blastbeats si vanno ad unire a generi totalmente differenti; qualche scettico può pensare, ad esempio, che non possono sposarsi con il surf. Invece i Destroy All Gondola lo fanno, e con grande naturalezza: i brani “Alchemist” e “Penetration” mescolano giri di chitarra surf ad una ferocia punk che ipnotizza l’ascoltatore. Non solo, i veneti passano con la stessa facilità attraverso il garage rock, con ottimi brani come “Speed Wolf” e “Can’t Swing”, un rock and roll / noise che non si sentiva dai tempi dei Rocket From The Crypt ed il loro Scream, Dracula Scream.
Menzione di riguardo anche per la label Macina Dischi, che ha confezionato un’edizione in vinile dal curatissimo packaging e che insieme alle altre etichette indipendenti, Sonatine Produzioni, Crampi Records, DeathCrush e Shyrec ha prodotto una pietra preziosa dell’hardcore/punk nostrano.
(Macina Dischi, Sonatine Produzioni, Crampi Records, DeathCrush, Shyrec, 2017)
1. Chrome Fuck
2. Alchemist
3. Demonolatreia
4. Can’t Swing
5. Penetration
6. Apocalypse Domani
7. Destroy Your Gondola
8. Speed Wolf
9. Morgan
10. Nutria