Un viaggio stravagante e psichedelico prende forma nelle sonorità particolari dei Dobbeltgjenger, un progetto alternative rock nato a Bergen in Norvegia nel 2016, che esplora un insieme di suoni interessanti, avvolti da una personalità vintage. Dopo i primi album, il gruppo si conferma a pieno sulla scena musicale con il disco Smooth Failing del 2021, dove vengono trasmesse sinfonie malinconiche e danzanti, con meravigliosi cambi di tempo e uno stile pop rock. In questo quarto capitolo The Twins, prodotto per la label Karisma Records, si continua il percorso genuino e fresco dei primi lavori, con molte influenze funk e soul, narrando un rapporto fraterno e di amicizia nelle tematiche affrontate.
L’iniziale “Rocket Shoes” aziona un potente pattern di batteria e un coro significativo di voci femminili, prima di invitare la linea vocale in una vibrazione frenetica. Il brano si accosta al sound della motown anni 80, con un’energia magnetica e rumorosa sprigionata nel passaggio conclusivo. Una buona apertura downtempo ballabile. Segue “Harakiri Witchcraft” una canzone giocosa, con un tempo leggero che incarna perfettamente l’originalità della band. Il tappeto sonoro poi nonostante appare ripetitivo, lascia quella giusta curiosità indie pop, su uno stile moderno alla Bloc Party. “Blood Money” è una sinfonia elettronica, che si tinge di melodico e sensuale, con un testo godibile e meno virtuoso. Le successive “Purplegreenish” e “Pink” mantengono un’identità simile, seguendo tutto il panorama soul e ci inoltrano in una pista da ballo luminosa e sentimentale. Il disco poi scorre con “Genghis Khan”, una composizione veloce su diverse sfumature ruvide, che abbracciano il bridge oscuro e delirante. Mentre su “Like a Crocodile” il tempo rallenta la sua corsa e descrive un momento di difficoltà, che si materializza in un’armonia commerciale. Stesso discorso vale per i riff dissonanti di “Shoot” e il notevole timbro vocale, che mette in mostra un talentuoso falsetto.
Il resto dell’opera procede in un verso giusto, passando per “Toughen Up” un eccellente canzone new wave, con una vena artistica piacevole. “Frankenstein” l’ultimo singolo che procede su un bit martellante di sottofondo e un rinfrescante riff semplice, che si traveste di progressive nel cambio centrale. Le ultime tre tracce poi si collegano alla perfezione tra loro, con un infinito limbo intenso ricco di adrenalina. “When You Said That You Were Fine” è una canzone irregolare, con un giro fantastico e ben strutturato. “Tumbleweed” fa un salto al pop vecchio stampo, con una piccola parentesi funk rock. Infine chiudiamo con un mix di elettronica e ironia sulle note di “Done”, che si lascia andare su un solo di chitarra cosmico e frizzante.
The Twins è un’opera entusiasmante, che si lascia gustare dall’inizio alla fine, toccando diversi spunti visivi in una realtà meccanica e originale.
(Karisma Records, 2023)
1. Rocket Shoes
2. Harakiri Witchcraft
3. Blood Money
4. Purplegreenish
5. Pink
6. Genghis Khan
7. Like a Crocodile
8. Shoot
9. Toughen Up
10. Frankenstein
11. When You Said That You Were Fine
12. Tumbleweed
13. Done