Gli irlandesi Dread Sovereign, trio che vede in formazione Nemtheanga dei più celebri Primordial e Con Ri/Johnny King, attuale batterista dei Conan, hanno pubblicato a gennaio il loro terzo full length Alchemichal Warfare tramite Metal Blade Records.
Tra muri di fuzz e pattern di batteria minimali ma efficaci, i tre stabiliscono trame abbastanza classiche di natura settantiana ed ottantiana con la voce di Nemtheanga che si erge qui sporca, qui epica a ricordare gli stessi Primordial, con linee vocali sempre molto catchy ed evocative nei giusti punti. Se alcuni pezzi possono esser costruiti su riff prettamente Venom (“Devil’s Bane”, “You Don’t Move Me (I Don’t Give a Fuck)”) e tempi in d-beat con una resa molto diretta e d’impatto, la maggior parte del disco si colloca più su coordinate doomy con pezzi sugli otto o dieci minuti le cui ritmiche di chitarra, insieme alla voce epica, ricreano atmosfere a la Reverend Bizarre senza dimenticare l’origine settantina dell’heavy metal, con bellissime soluzioni psych un po’ à la Hawkwind (“Her Master’s Voice”). È proprio questa caratteristica che ben si sposa con l’intenzione dei pezzi e dei suoi testi di natura esoterica che riportano alla mente un immaginario stregonesco, di formule e sabba per avvicinarsi al maligno, quel contesto rurale dove la magia era tanto diffusa nell’immaginario medievale.
In questo periodo in cui la scena doom e stoner è molto florida, seguita ma anche inflazionata di idee ridondanti, questo Alchemical Warfare merita sicuramente di ritagliarsi uno spazio nella collezione dei fan del genere: seppur non inventando nulla di nuovo, i Dread Sovereign ben mixano lo stile di gruppi classici in una soluzione spontanea, scorrevole e per nulla forzata.
(Metal Blade Records, 2021)
1. A Curse On Men
2. She Wolves Of The Savage Season
3. The Great Beast We Serve
4. Nature Is The Devil´s Church
5. Her Master´s Voice
6. Viral Tomb
7. Devil´s Bane
8. Ruin Upon The Temple Mount
9. You Don´t Move Me (I Don´t Give a Fuck)