Mastico questo genere di musica (l’hardcore e tutti i suoi derivati: post, screamo, emo e via dicendo) da parecchi anni, ne conosco il sapore, so se è di facile digeribilità o se è fatta male e indigesta, ne conosco le variazioni, da quelle gourmet a quelle casarecce e, ammetto, riesco ancora a farmela piacere; la fruisco facilmente in ogni momento della giornata ed è per questo motivo che, ascoltando questo nuovo lavoro dei Drip-Fed, trovo ancora stimoli e sensazioni sempre nuove o comunque marcatamente ispirate. Kill The Buzz, suona maledettamente fresco, adrenalinico, frizzante allo stesso tempo violento, esagitato, pericoloso!
Ascolto a caso dalla tracklist proprio “Kill The Buzz”, l’omonima canzone che dà il titolo all’album e vi posso dire che è superba nel mantenere una linea di tensione alta e vibrante, con un orecchiabile refrain davvero carino però con la voce di un cane randagio iniettato di rabbia: è davvero un gioiellino e c’è pure un assolo sixties oriented, grandi! Poi ad esempio “Tone Deaf” che sembra uno schizzato punk/hardcore anni ’80 per poi collassare in dei riff che fanno riaffiorare in mente la Seattle degli anni ’90. Da non crederci. C’è anche una “Move Right Through Me” dal piglio scenico appariscente, ritmi di batteria in evidenza, urla bramose di afferrare una preda, chitarre sguscianti e ferine e un basso molto groovy che incalza e sbaraglia. Brano top. Si va avanti così, tra strappi e rilasci, tra corse fuori strada e passeggiate in vicoli bui.
I Drip-Fed, negli undici brani di Kill The Buzz, non si rilassano neanche un po’, eppure danno l’idea che si trovino molto bene in questo disagio e anche noi!
(Head2wall Records, I Corrupt Records, 2021)
1. Move Right Through Me
2. Snake Oil
3. Kill The Buzz
4. Moonlighting
5. Stomping Bluebonnets
6. Tone Deaf
7. Drill
8. 24 Hour Fireworks Stand
9. Wearing a Wire
10. Freak Show
11. Turn On The White Noise8.0