Abbiamo avuto l’occasione di intervistare una nuova e promettente band, proveniente da Nantes e appartenente alla scuderia della Finisterian Dead End: gli Ellipse. I francesi si sono dimostrati molto loquaci e disponibili, dimostrando di avere i piedi ben piantati per terra. Dopo un ottimo disco come A Nos Traitres non potevamo lasciarceli sfuggire.
Ciao ragazzi benvenuti su GOTR, presentatevi ai nostri lettori.
Noi siamo gli Ellipse, una band metal francese attiva dal 2008. Suoniamo un genere che chiamiamo “modern metal”, una combinazione di diversi stili che spaziano dagli Architects ai Periphery e dai Katatonia ai Killswitch Engage.
Adesso parliamo del vostro nuovo album, A Nos Traîtres. È un concept? Che cosa significa per voi?
Non è un vero e proprio concept album visto che non è stato creato con uno speciale concetto in mente. Abbiamo scritto le canzoni e pensato poi che sarebbe stato una buona idea creare transizioni strumentali ambient per dare un po’ di ariosità nel nostro lavoro. Volevamo che l’ascoltatore fosse capace di ascoltare l’intero disco senza soffocare visto che le canzoni sono piuttosto dense. E durate il processo di scelta del giusto ordine delle canzoni abbiamo notato una certa coerenza tra queste e che gli interludi creavano una sorta di capitoli. Le lyrics sono abbastanza epiche e l’artwork, che è stato fatto dal graphic design studio Above Chaos, rappresenta lo scheletro di un re a cavallo infilzato da una spada, inoltre abbiamo pensato che un bel package in stile libro sarebbe stato perfetto per il disco. Niente è stato programmato prima, è successo tutto naturalmente.
Perché avete scelto il moniker Ellipse?
Ellipse in inglese può essere tradotto con Ellipsis (in italiano omissione ndr.) che significa “Mancato adempimento o compimento relativo a elementi più o meno importanti nell’ambito di un’operazione o di un comportamento.”. Di fatto le lyrics sono state create in questo modo e sono molto epiche e metaforiche e di solito hanno un doppio significato. Si riesce a capire che questa storia ha a che fare con re, spade, traditori e lupi e si può anche andare più in profondità e vedere il lato introspettivo della scrittura. Noi vogliamo che le persone siano libere di capire e sentire quello che vogliono. Dipende da quello che sei, potete capire i testi in modi differenti ed è quello che crea l’omissione quindi ecco perché abbiamo scelto questo nome. Il logo è stato creato attorno a questa stessa dualità, avere il nome della band che suggerisce qualcosa di tondeggiante (come dovrebbe poi essere un’ellissi) e metterlo in un rettangolo.
Avete mai suonato al di fuori della Francia?
Non ancora! Ma vogliamo provarci assolutamente! In primis però, ci focalizziamo di suonare il più possibile in Francia.
È facile suonare nel vostro paese?
Non è difficile suonare in Francia, ma è difficile suonare in posti decenti e in buone condizioni. Il metal non è il primo genere musicale nel nostro paese quindi di solito o non si viene pagati o si suona in pessime condizione. Ma il pubblico metal è veramente strepitoso e si suona sempre in una bella atmosfera.
Le vostre lyrics sono molto dure, chi le scrive?
Claire scrive tutte le lyrics basandosi su quello che le fa provare la musica. Come abbiamo detto prima i testi sono molto introspettivi e contengono un sacco di doppi significati. L’asprezza dei testi può essere intesa come catarsi sia per noi che per l’ascoltatore.
Di solito scrivete tutta la musica insieme o c’è un “mastermind” dietro tutto?
Robin e Johan, i due chitarristi, di solito vengono con delle idee per una nuova canzone, qualche volta con dei riff, altre volte con una canzone completamente strutturata e le parti per tutti. Di conseguenza proviamo a creare un brano intero, facendo delle jam insieme sulle idee di base e provare a trovare una buona struttura. Claire poi scrive i testi sulla melodia che sente e cerchiamo insieme la miglior ritmica o modificando le lyrics o la musica.
Ascoltando il vostro album abbiamo trovato diverse influenze interessanti come gli August Burns Red, Periphery e The Ghost Inside. Da dove prendete ispirazione? È difficile mischiare tutti i generi?
Sì ci piacciono tantissimo quelle band! Sono degli ottimi mentori visto che questa musica è difficile da suonare anche se invece sembra facile! Non abbiamo mai provato a creare la nostra musica ponendoci dei rigidi paletti sui generi, ci siamo solo lasciati influenzare e l’ispirazione ci guida a provare a realizzare la musica che abbiamo in mente. Alcuni di noi hanno delle influenze djent, altri blackened death metal, altri post-rock e il nostro bassista adora addirittura il pop! Quindi facendo delle jam insieme portiamo tutti questi elementi e cerchiamo di omogeneizzare questa commistione e creare una canzone che abbia senso.
La vostra cantante ha una voce pazzesca! Ad essere onesti di primo acchito pensavo fosse la voce di un uomo!
Ahahaha grazie!
State organizzando qualche tour internazionale?
Speriamo un giorno di poter dire di sì, ma ora no. Stiamo già cercando di fare concerti in Francia e suonare il più possibile nel nostro paese, quindi penseremo ai tour internazionali in futuro…
Usate i social network abbastanza spesso? Vi piacciono?
Usiamo facebook e bandcamp abbastanza spesso. Aiuta davvero tanto a creare e collegare le persone alle quali piace la nostra musica e provare di renderla disponibile in tutto il mondo.
Grazie ragazzi per queste chiacchiere e complimenti per il vostro ottimo album! Concludete questa intervista come volete. A presto e in bocca al lupo!
Grazie davvero per questa intervista. Vi invitiamo a sentire il nostro album su ellips3.bandcamp.com e cercate la nostra pagina facebook. Continuate a supportare il mondo della musica, andare ai concerti, comprate i cd e supportate la vostra scena locale!