I francesi Eryn Non Dae. sono una creatura complicata e affascinante, un po’ come il loro monicker, che sembra ricordare un antico linguaggio elfico dall’occulta etimologia. Il disco che andiamo a prendere in esame è altrettanto intrigante e ipnotico, un piccolo diamante destinato a pochi. Sono passati tre anni dall’uscita dell’ottimo Hydra Lernaia (Metal Blade Records), che già presentava strutture complicate, fondate su sonorità sperimentali e avvolgenti, probabilmente trasmesse da maestri come Meshuggah, Neurosis e Breach. In questo nuovo lavoro si riscontrano ancora queste influenze nella proposta musicale del quintetto, ancora più ermetica che in passato, ma decisamente più intima e ricca di pathos. Per quanto siano ostiche e colme di tecnica, le canzoni presenti in Meliora trasudano emotività straziante da ogni nota, rivelando un approccio decisamente post metal che tuttavia si discosta notevolmente dalle band fondamentali del genere, come Isis e Cult Of Luna, ricordando piuttosto i conterranei Hypno5e o i nostrani Nero di Marte.
Franck Quintin e Yann Servanin dipingono le intricate trame di un quadro desolante, che proietta l’ascoltatore in un turbine di opposte sensazioni, tra attimi di quiete e tempesta che si susseguono togliendo il fiato per tutta la durata dell’album (un’ora circa). Intenso, aggressivo e riflessivo, come l’artwork della copertina, Meliora è un disco non adatto a tutti, che probabilmente solo gli estimatori del metal più sperimentale apprezzeranno a fondo, ma che comunque regala perle di rara bellezza come “Hidden Lotus”, “The Great Downfall” o l’ottima “Ignutus”, in cui spicca una sezione ritmica brillante a sostenere una serie di riff avvolgenti e la prova vocale, abbastanza personale ed eterogenea, di Mathieu Nogues, che non convince del tutto solo nelle parti sussurrate e clean.
Che altro dire? Ancora una volta la Francia si dimostra ricca di sorprese in campo avantgarde metal; ormai i Gojira e gli Hacride non sono più gli unici gruppi a proporre certe sonorità degne di nota, ed è decisamente tempo di aprire gli occhi e le orecchie sulla sempre più fiorente scena metal francese, che sembra non voler più smettere di regalare soddisfazioni agli ascoltatori più curiosi.
(M&O Music, 2012)
1. Chrysalis
2. The Great Downfall
3. Scarlet Rising
4. Ignitus
5. Muto
6. Black Obsidian Pyre
7. Hidden Lotus
7.5