Così lontani eppure così vicini, abili nel trovare l’incrocio giusto tra le proprie sonorità, ampliandone gli orizzonti e ingigantendo il loro impatto; dopo anni di amicizia e concerti condivisi di tanto in tanto, Full of Hell e Nothing si sono dimostrati ambiziosi con la pubblicazione di un album collaborativo, intitolato When No Birds Sang e disponibile tramite Closed Casket Activities. L’unione tra questi due nomi può lasciare spiazzati a primo impatto, ma immergendosi nelle sei cineree tracce da loro composte si coglie l’efficacia di questo connubio.
Dura appena 34 minuti scarsi questo disco, andando poco oltre alla soglia generica di distinzione tra EP e full-length, ma la sensazione di vuoto che lascia all’ascoltatore dura molto più a lungo. Ogni passaggio è un tassello fondamentale per costruire un lavoro compatto e travolgente, che trova un connubio tra gli elementi più inquietanti e opprimenti dello stile di entrambe le band, lasciando in balia di sensazioni funeste anche nelle sezioni apparentemente eteree. D’altronde, non potevano esserci aspettative molto diverse, considerando anche le altre recenti collaborazioni dei Full of Hell (con Primitive Man prima e Gasp poi), in cui un’anima sludge ineluttabile ha preso sempre più il sopravvento, dopo essere stata in passato elemento marginale delle loro produzioni, devote a un grind cervellotico. Questo reagente, unito allo shoegaze accattivante ma allo stesso tempo introspettivo dei Nothing, genera una reazione potenzialmente devastante per impatto, che si traduce in un ascolto che in maniera scaltra viene introdotto dal brano più sferzante del lotto, “Rose Tinted World”, il quale travolge tra la sfrontatezza dello sludge e un finale asfissiante di natura noise. Proseguendo l’ascolto le atmosfere si fanno molto più soffuse, soffermandosi su trame shoegaze eterogenee, che si evolvono senza fretta alcuna, ma rendendo ogni brano un tassello fondamentale per l’ascolto. Nelle varie composizioni si alternano allusioni a molteplici sonorità, dallo slowcore (“Like Stars In The Firmament”) ai riff cadenzati del post-metal (“Spend The Grace”), passando per scenari ambient (“Wild Blue”), creando un intreccio che va oltre l’etichetta del genere, proponendosi come esplorazione spontanea, genuina e soprattutto solida, abile nel reggersi in piedi.
When No Birds Sang è un album criptico, sulfureo, rafforzato dalle accezioni eterogenee della stessa natura oscura, che con il loro legame modellano un risultato imponente, all’apparenza etereo in certi passaggi, ma sibillino e ansiogeno nella sua completezza. Un lavoro soprattutto concreto, in cui le varie idee non si pestano i piedi tra di loro ma formano un muro del suono lancinante. La collaborazione tra Full of Hell e Nothing, dunque, non delude le aspettative, ma mette in luce una buona affinità tra le caratteristiche delle due band, e il risultato della loro unione è devastante.
(Closed Casket Activities, 2023)
1. Rose Tinted World
2. Like Stars In The Firmament
3. Forever Well
4. Wild Blue
5. When No Birds Sang
6. Spend The Grace