L’Italia, si sa, ha una grande tradizione di sonorità horrorifche: a partire dagli anni ’70 con i Goblin, legati indissolubilmente alle pellicole di Dario Argento, fino ad arrivare ai Death SS, che con il loro horror metal hanno fatto scuola, passando per formazioni più puramente black metal come i Mortuary Drape o i misteriosi Oltretomba (andatevi a ripescare il debut “The Death – Schiràti con la Morte” del 2014), più vicini ad un thrash/black alla Celtic Frost.
In questo “calderone del terrore” possiamo inserire anche i lombardi Fuoco Fatuo; ovviamente le sonorità sono totalmente distanti dai gruppi sopra citati ma scoviamo in loro un’attitudine e un senso e della paura dell’angoscia che è un po’ nel DNA di molti gruppi nostrani. Backwater è il secondo lavoro del gruppo di Varese, il primo sotto la prestigiosa Profound Lore Records. Diversamente dal primo disco, che già faceva presagire una caduta verso il doom più nero pur contenendo sprazzi di death metal alla Autopsy, qui vi è un totale abbandono alla lentezza, al funeral più puro ed all’angoscia più profonda.
I quattro lunghissimi pezzi, composti da una fitta rete di riff dilatati, trasportano l’ascoltatore nell’inferno più cupo delle proprie paure. Le vocals sulfuree di M. (al secolo Milo Angeloni) ci ricordano che le radici del gruppo sono sempre e comunque legate death metal. Il disco ha davvero la forza, per tutta la sua ora di durata, di opprimere l’ascoltatore fino a togliergli il respiro, specialmente se ascoltato in cuffia, al buio e in assoluta tranquillità, per lasciarsi coinvolgere meglio ed assaporarne le molte sfumature date dall’ottima produzione
Sicuramente, i Fuoco Fatuo fanno pienamente centro con questo Backwater e si confermano con prepotenza come un punto di riferimento per la musica funeral/doom, posizionandosi tra i primissimi posti in Europa per capacità di esecuzione e coinvolgimento. Un disco da avere, da comprare a scatola chiusa, non solo per gli amanti del genere.
(Profound Lore Records, 2017)
1. Sulphureous Hazes
2. Rainfalls Of Debris
3. Perpetual Apochaos
4. Nemesis