Il trio jazz rock GoGo Penguin intraprende un nuovo viaggio grandioso e elegante, ricco di spunti minimal e una vena artistica sempre di spessore che porta i Nostri a livelli musicali incredibili. In questo settimo lavoro in studio, Necessary Fictions, prodotto dalla label XXIM Records, la band inglese realizza una sinfonia solida e personale, che si distingue dai precedenti lavori grazie alla ricerca infinita di suoni magnetici e un percorso che spinge verso l’elettronica d’avanguardia. Non mancano infine le innumerevoli collaborazioni come gli archi ipnotici del musicista Rakhi Singh con la Manchester Collective e l’artista folk sentimentale Daudi Matsiko, che dà quel tocco godibile e commerciale al disco. Nel suo insieme è un autentico e equilibrato tassello musicale che regge l’urto a dovere sulle nuove mode del momento in modo amorevole e affidabile.
Il brano d’apertura “Umbra” avvia una ritmica tribale del contrabbasso unito al tocco magico del pianoforte, portando l’ascoltatore in una struttura dimenticata dal tempo e orizzonti inesplorati dove solo i Penguin riescono a trascinarti. La traccia poi prende un ritmo più sostenuto nella parte centrale e si collega al singolo “Fallowfield Loops”. Quì ci rendiamo conto che l’alchimia non è cambiata e ci lasciamo cullare da una sinfonia struggente, con un beat di batteria stupendo e il passaggio virtuoso di pianoforte che avvolge il brano come un elemento morbido e confortevole. Una composizione importante e travolgente dal valore sognante e completo. “Forgive the Damages” inizia sul piano dormiente e la voce di Daudi che colora l’atmosfera in una sensazione intensa, trasformando il solito groove macchinoso in una canzone pop accogliente con un ritornello geniale e corposo. Il tempo dissonante e downtempo di “What We Are and What We Are Meant to Be” abbraccia una ritmica vibrante con il trio che mette in mostra il proprio talento ricercato andando a infrangersi sopra onde sonore di pura bellezza per uno dei brani più completi. Si procede con il synth ovattato e drammatico sulle note di “Background Hiss Reminds Me of Rain”, un breve intermezzo cupo che introduce la meravigliosa “The Turn Within”, un altro brano complesso con una lunga durata che si spalma in un soffice e emblematico flusso di bravura; le percussioni si prendono metà della scena e il contrabbasso di Nick Blacka, enorme, si cimenta in una cavalcata prestigiosa. Le successive “Living Bricks in Dead Mortar” e “Naga Ghost” mettono in risalto qualcosa di nuovo che si tinge di soul e un evolutivo incontro di ritmi dubstep e classicismo. Invece gli archi e attimi spirituali di Rakhi completano i brani “Luminous Giants” e “State of Flux”. Soprattutto in quest’ultima la ritmica trova il giusto incastro di una narrazione mistica di notevole spessore, racchiudendo il momento più alto del disco. La fine arriva con “Silence Speaks” e una sfumatura lenta che conclude in modo impeccabile questo grandioso Necessary Fictions.
I GoGo Penguin continuano con classe il loro cammino, per un lavoro ambizioso, attento e di straordinaria evoluzione dove si nota una forza nella scrittura invidiabile e di grande talento.
(XXIM Records, 2025)
1. Umbra
2. Fallowfield Loops
3. Forgive the Damages (feat. Daudi Matsiko)
4. What We Are and What We Are Meant to Be
5. Background Hiss Reminds Me of Rain
6. The Turn Within
7. Living Bricks in Dead Mortar
8. Naga Ghost
9. Luminous Giants (feat. Rakhi Singh & Manchester Collective)
10. Float (Loi Krathong, 2003)
11. State of Flux (feat. Manchester Collective & Rakhi Singh)
12. Silence Speaks