Il mondo stoner dei Gone Cosmic torna alla ribalta con un nuovo album dinamico e graffiante. Dopo il successo a tratti dimenticato del precedente Sideways in Time del 2019, la band canadese affronta un capitolo diverso, con una buona dose di groove e delle tematiche corpose che attirano subito l’attenzione. Send for a Warning, the Future’s Calling, il secondo disco della loro carriera, viene prodotto dall’etichetta americana Grand Hand Records e rappresenta in modo impeccabile la maturità raggiunta dal gruppo. In quest’opera la carismatica cantante Abbie Thurgood è ancora una volta posta al centro dell’attenzione, con le sue melodie ricercate che disegnano un simbolo raggiante in questa realtà complicata. Le sonorità della band nuotano nella psichedelia stile Pink Floyd, per raggiungere il giusto equilibrio su vibrazioni sensibili, che rendono l’album più morbido nelle trame e nella scrittura.
La combo micidiale in apertura di “Crimson Hand” e “For Sabotage” racchiude attimi taglienti con un insieme di distorsioni sporche, mancano però di mordente e sono prive di emozioni memorabili. Nonostante questo è un buon inizio duro e sensazionale, con una linea vocale d’impatto che regge l’urto alla perfezione, viaggiando su una ritmica zeppa di riff energici. Subito dopo “Envy Thrives” avvia un momento saliente, le percussioni giocano con la voce soffice, che si imbatte in una narrazione cosmica e silenziosa. Sul ritornello esplode una rabbia repressa, incastrando la chitarra rumorosa e di qualità. “Causeway” invece crea un senso di impotenza, per raggiungere una falsa speranza, in un luogo che si isola da tutto. Le note leggere poi cullano l’arpeggio ruvido e il brillante coro malinconico. Un brano formidabile, che accende una nuova linfa vitale sul suo percorso. Con “The Wrong Side of Righteous” si tocca il punto più alto del disco, per una delle tracce più riuscite. Al suo interno prende vita un’energia giocosa e un racconto surreale, che evoca un romanzo caldo e armonico. Nella struttura le chitarre dolci e ben strutturate si incastrano al ritornello furioso, fino alla cavalcata spinta dell’attimo finale. Le seguenti “Endless” e “To Refuse Compromise” suggeriscono un tappeto magico, che si incentra sulla chitarra solista e il basso audace, per un profondo e soddisfacente passaggio mistico e una buona dose di idee notevoli. Prima di chiudere “Taste for Tragic” offre una libera interpretazione, che racchiude una grande sinfonia sentimentale, in un vortice di fuzz aggressivi. La fine viene affidata all’esperienza conflittuale di “The Future’s Calling”, con una cavalcata pesante delle chitarre in chiave Black Sabbath; l’idea principale però risulta leggermente ripetitiva, per una traccia piatta ma godibile, che trasmette un giro chillout jazz nell’ultimo passaggio.
Il quartetto Gone Cosmic completa il suo obiettivo con un timbro vintage anni Novanta, che a lunghi tratti si spalma sulle nove tracce di questo disco. L’esecuzione eccellente in fase di studio porta a un’esperienza unica e differente rispetto al solito mood martellante, creando un buon segnale avvincente per il futuro.
(Grand Hand Records, 2022)
1. Crimson Hand
2. For Sabotage
3. Envy Thrives
4. Causeway
5. The Wrong Side of Righteous
6. Endless
7. To Refuse Compromise
8. Taste for Tragic
9. The Future’s Calling