Approcciarsi ad un lavoro mastodontico come Pleiades’ Dust non è cosa per tutti, non è un’esperienza semplice da affrontare. Come non è assolutamente semplice esprimere in poche righe le emozioni che riempiono i trentatré minuti di questa unica traccia che compone questo, è proprio il caso di dirlo, maestoso EP targato Gorguts.
Il concept di questa lunghissima traccia, che si articola in sette capitoli a sé stanti, ci riporta indietro nel Medioevo del Vicino Oriente, quando la Biblioteca di Baghdad, vero e proprio fulcro della cultura dell’epoca, venne totalmente distrutta dall’invasione mongola del 1258. Il gruppo canadese si libera totalmente (come già fatto nel recente passato con l’ottimo Colored Sands) dai classici stilemi del death metal per dare sfogo alle proprie sconfinate capacità musicali, pur continuando a stazionare nei lidi dell’estremo.
All’interno del disco ricorrono passaggi simil-industriali che strizzano l’occhio al lato più “cibernetico” dei conterranei Voivod, ma con un tocco di cavernosità e soffocamento in più che lascia il gruppo sempre ancorato al death metal, se così può essere ancora chiamato. Le vocals del mastermind, nonché unico membro originale rimasto, Luc Lemay sono più disperate e sguaiate che mai e narrano come meglio non si possa la vicenda. Gli stacchi tra un capitolo e l’altro sono repentini, a tratti violenti, a tratti più dolci e melodici, ma in entrambi i casi non si perde mai la continuità della storia e della traccia stessa, che risulta così più digeribile e facilmente assimilabile dall’ascoltatore, il quale, comunque, ne esce scosso e sicuramente frastornato.
Quello dei Gorguts è un metal tecnico e progressivo senza uguali, una musica di classe che non ha bisogno di aperture melodiche per risultare più variabile e mantenere alta l’attenzione. Peliades’ Dust è uno dei momenti più alti di questo decennio, non solo all’interno della musica estrema ma del metal tutto. Molto probabilmente è anche il picco artistico degli stessi Gorguts; un’affermazione non da poco, se si considera la discografia di questa inimitabile band.
(Season of Mist, 2016)
01. Pleiades’ Dust
I. Thinker’s Slumber
II. Wandering Times
III. Within the Rounded Walls
IV. Pearls of Translation
V. Compendiums
VI. Stranded Minds on the Shores of Doubt
VII. Besieged