Abbiamo intervistato Vberkvlt, illustratore unico proveniente dalla California che, con il suo stile crudo e iconico, ha lavorato al servizio di decine di gruppi da tutto il mondo, imprimendo nel nostro immaginario copertine divenute culto.
Quando hai iniziato a realizzare artwork? Come si è evoluto il tuo stile?
E’ una bella domanda, è ancora in evoluzione, spero. E’ veramente un percorso strano. All’inizio del mio viaggio per le strade del metal, il mio lavoro era intenzionalmente più ordinato e ho usato molte tecniche di puntinismo, col passare degli anni sono diventato molto più sciolto. Ma evolversi in un vero stile di character design… forse per il fatto che ho seguito poche lezioni di arte e corsi di disegno dal vero, non mi sono mai concentrato sul disegnare persone, a meno che ne fossi costretto dai miei istruttori. Spesso, specialmente da bambino, disegnavo insetti, strane creature marine, mostri, e persone davvero strane mentre facevano sesso… Chiedi a mia madre.
Provenendo da questi interessi, tendo anche a pensare che se la copertina che stai realizzando è “brutta”, le persone debbano esserlo pure. Voglio dire: mi piacciono le tette, ma cerco di evitare di disegnare donne sexy dal seno perfetto (marcescenti, ovviamente) o qualcosa come un Satana super-muscoloso, con un corpo perfetto e il cazzo grosso. Penso che più di ogni altra cosa questi due fattori la mia estetica e la mia evoluzione. Non ero attratto dal disegnare umani, specialmente forme umane idealizzate come nei fumetti, e in ogni caso preferirei sempre vedere qualcosa di brutto o strano sulla copertina di un album
E questo è ciò che rende la tua arte riconoscibile. Hai realizzato la copertina di Solve et Coagula per i The Secret. Per me è una cover iconografica, cosa ci puoi dire della sua realizzazione?
Grazie, il mio sviluppo artistico non è stato tipico. Ma probabilmente molte altre persone con i nostri interessi hanno avuto strani percorsi. Solve et Coagula dei The Secret è una delle mie copertine preferite. E’ abbastanza semplice e iconografica, come hai detto. Il mio obbiettivo era proprio questo. Volevo distaccarmi dal vomito visivo e da disegni eccessivamente complessi per concentrarmi su qualcosa di netto. Quella copertina è stata realizzata un po’ di tempo fa e la mia memoria è un po’ annebbiata, ma ricordo che era il periodo in cui ho iniziato a cambiare un po’ il mio stile. Non sono sicuro di quale sia la terminologia corretta, ma ho iniziato a disegnare forme che sarebbero dovute sbiadire e scomparire nello sfondo – come la cassa toracica nel disegno. La maggior parte della gente pensa che sia stata dipinta o magari fatta con la grafite, ma è tutto inchiostro. In precedenza avevo anche illustrato una t-shirt per me stesso con la silhouette di una testa umana che in un certo senso gocciolava nello sfondo e volevo esplorare un po’ di più l’idea.
Prima mi hai menzionato i Rudimentary Peni, un’importante band punk inglese. Qual è il tuo background musicale?
Al momento sto ascoltando un concerto di Nico e i Tangerine Dream, posso essere confuso. Ma sì, ho menzionato Rudimentary Peni e anche Voivod, Sadistik Execution, etc. Bene, in realtà non ho mai ascoltato molto i RP finché la gente ha iniziato a comparare il mio lavoro a Nick Blinko (che credo sia solo tangenzialmente simile – entrambi disegniamo inizialmente con inchiostro nero e dettagliato). Ho pochi album dei RP, Death Church, The EPs, Pope Adrian, e quello con il cavallo in copertina, mi sfugge il titolo. Mi piacciono band come gli Amebix e varie band d-beat, ma non direi di conoscere così ampiamente la scena anarcho punk. E’ solo qualcosa con cui mi diletto. Hmm… crescendo mi sono appassionato a band grindcore e crust più di quanto lo sia ora, ma il mio interesse era verso le band sul lato più metal come Assuck, gli album “commerciali” degli Extreme Noise Terror, Napalm Death, Dystopia.
Potrei scrivere diverse pagine, ma principalmente ascolto death e black metal. Non sono molto appassionato di robe super brutal e tecniche, o di death/black metal melodico e con tastiere. Quindi ovviamente band più old school o dal suono old school! L’ambient, lo sperimentale e il krautrock degli anni ‘70 o suoni simili (come Nico e Tangerine Dream che sto ascoltando ora), musica inglese post punk/depressa degli anni ‘80, colonne sonore horror e fantascientifiche… Abbastanza normale. Mi piacciono molte band di generi diversi comunque. Preferisco ascoltare venti solide killer band di un particolare genere piuttosto che cento cloni, ma se la sua band suona come gli Incantation o i Beherit stai probabilmente facendo qualcosa di giusto.
Tra tutti i lavori che hai realizzato, oltre a Solve et Coagula, quale preferisci e perché?
Bene, ti dirò che quelli che preferisco meno sono quelli in cui cerco di emulare un altro artista (ma è ciò che volevano i clienti). Tra tutti i miei pezzi, se dovessi scegliere un disegno che rappresenti il nucleo del mio lavoro, direi la cover di Filth Rations dei Trap Them. Le illustrazioni per album che contengono analogie con il tema generale, con i testi o con il titolo, dimostrano che l’artista ha speso tempo per il pezzo – e credo di averlo fatto perfettamente per quell’album. In realtà la maggior parte delle mie cover art si basa sui testi o sul titolo, ma non in modo letterale. Quindi, se sento di aver aiutato a comunicare il feeling dell’album, è di solito un successo.
Oltre che agli artwork hai lavorato anche su altri prodotti grafici, come i loghi?
Oh sì, ho fatto molti loghi… Niente che si avvicini al livello di Christophe Szpajdel comunque. Al momento ricordo a stento per quali band! Alcuni loghi sono stati usati solo per determinati album a cui ho lavorato. So che gli Intronaut usano ancora il logo che ho realizzato per loro anni fa. Ma oltre al lavoro in ambito musicale ho anche fatto un sacco di lavori di design e branding per clienti “aziendali”.
Vedo che hai pochi follower su Facebook e Instagram ma ricevi comunque molte commissioni dai grandi della scena. Che canali usi?
Ho cercato di incrementare i miei follower su Instagram e Facebook negli ultimi mesi per recuperare il tempo perduto. E’ pazzesco pensare che ci sono persone che hanno iniziato più o meno nel mio stesso periodo in questo campo e hanno 30.000 o 100.000 follower! In realtà è successo che mi sono preso una pausa dalle illustrazioni freelance a causa di un serio esaurimento, ragioni personali, tutta quella roba stupida, e la mia carriera in quest’ambito stava procedendo nella maniera sbagliata. Quindi negli ultimi tre o quattro anni ho rinunciato a molti lavori e opportunità che avrebbero potuto mandare avanti le cose. Ma per quanto riguarda il lavorare con band o etichette famose, non c’è niente di magico, mi è capitato di lavorare a molti progetti con band di qualità e label più grandi. Inoltre, avere amici e contatti e uno stile artistico un po’ diverso non fa male. Ma in realtà quello che serve è metterci tempo e una forte etica di lavoro.
Cosa intendi per canali? Come contatti le persone? O sono loro a trovarti?
Essere coinvolti in alcuni progetti-chiave e aver stretto amicizia con determinate persone alla fine degli anni ’90, Stephen O’Malley dei Sunn O))) e Anders Odden (Cadaver, Satyricon) ha veramente aiutato a farmi un nome là fuori. Onestamente, posso far ricondurre la mia visibilità come illustratore/designer ai lavori con queste persone e le loro band. Ho lavorato con loro, la gente ha visto questi progetti, e ciò si è trasformato in più lavoro! E come accennavo prima, le copertine alle quali ho lavorato sono state usate per ottimi album, per fortuna. Posso a volte non essere un grande fan della band in questione perché non rientrano nei miei gusti e nei miei ascolti abituali, ma sono ottime band pubblicate professionalmente.
Se poi intendi dire come fanno a trovarmi letteralmente, ho un sito che però avrebbe bisogno di essere aggiornato! www.vberkvlt.com oppure puoi seguire la mia pagina Instagram @vberkvlt
VBERKVLT: portfolio of metal/hardcore/underground illustrator and designer Justin Bartlett
A quali artwork stai lavorando ora?
C’è un progetto di un album molto grande a cui stavo lavorando, ma è stato ritardato e sarà posticipato. Dirò solo che il disengo è 19″x24″ e tutto in micron pen ed è un’illustrazione veramente fuori di testa. Vorrei fornire più informazioni, ma questo comporta problem legali e tutte quelle cazzate. Dunque, posso dire che sto lavorando a una t-shirt per i Gatecreeper (US) e altri progetti personali. Una delle cose su cui mi sto concentrando è lavorare più sulle mie cose o cose che riguardino la fan art. E’ qualcosa per cui sono stato dubbioso per molto tempo. Comunque, aver fatto quel poster per La Cosa, che è stato apprezzato da John Carpenter in persona, mi ha dimostrato che proporre una tua versione di una proprietà già esistente aumenta la tua visibilità, specialmente fuori dalla “bolla del metal”. Ciò è importante se vuoi guadagnarti da vivere in questo campo.
Amo quell film.
E’ uno dei miei preferiti di sempre!
L’ho trovato parecchi anni fa, quando i film non si scaricavano, ma si passavano tra gli amici
Credo di averlo visto per la prima volta a casa di mio zio, da bambino
In Italia Carpenter è conosciuto nel mainstream solo per Halloween.
Preferisco Halloween 3 rispetto a tutte le robe su Michael Myers, ma l’Halloween è grandioso. Potrei fare un tribute ad Halloween 3, il bozzetto è già pronto. Parlando di film italiani, ho finalmente visto L’uccello dalle piume di cristallo di Argento. Pazzesco a pensare che è stato il suo primo film da regista!
Dario Argento, Fulci, Mario Bava – tutti grandi!
Già, in Italia abbiamo dei veri maestri dei film horror/thriller.
Negli USA chiamiamo Argento “l’Alfred Hitchcock italiano”.
L’intervista è finita, grazie per il tuo tempo. Vuoi aggiungere qualcosa?
Grazie per l’intervista e per avermi contattato!
[Tutte le immagini per gentile concessione di Vberkvlt]