È trascorso qualche tempo da quando abbiamo ascoltato un album dei Gufonero, che nel corso degli anni però non ci hanno mai lasciato a bocca asciutta, accompagnandoci con due split, e mai da soli neanche nei momenti più difficili, intrattenendoci con un live streaming particolarmente apprezzato durante la quarantena dello scorso anno. Ebbene, con Ipnagogico il super duo da Rovereto è tornato così, all’improvviso e senza preavviso, con un full length prodotto da Annoying Records, The Fucking Clinica, Fresh Outbreak Records, Shove Records, Drown Within Records, Sonatine Produzioni, ZAS Autoproduzioni Records, HOME MORT, Vollmer Industries e Littlenaples.
Da perfetti ed affermati maestri del DIY, l’album è stato registrato nella loro Baitattack da Lorenzo Frizzer, e mixato e masterizzato da Dave Curran. Otto tracce che compongono un album che conserva e custodisce l’impronta inconfondibile dei Gufonero, ma che porta con sé anche delle sfaccettature sonore non del tutto nuove, ma parecchio interessanti. È il caso, infatti, della prima traccia, “Scoperto”, che esordisce con un incipit total noise, caratteristica che poi verrà riproposta anche in altri brani quali “Polaroid” e “Assenze”. Il tema centrale dei testi è coerentemente espresso dal titolo del disco, Ipnagogico, quindi tutte quelle sensazioni intense e vivide legate alle fasi che precedono e seguono l’addormentamento. Andrea e Marcella ci parlano di queste forti sensazioni descrivendole nel dettaglio, quasi come fossero vissute in prima persona, come nel brano “Assenze”, arricchito anche da un featuring con Giorgio Grimorio Luciani (Concrete). Lo sludge è come sempre prepotente e preponderante, i riff massicci di Marcella, a tratti ipnotizzanti, cullano le lyrics e trasportano verso le suddette sensazioni ipnagogiche. La batteria sostenuta di Andrea è un tutt’uno con la sua voce, un unico e forte grido che esprime alla perfezione tutto ciò che vuole comunicare. E le sezioni noise dei brani, sì, sono proprio la ciliegina sulla torta, un marchio di fabbrica Gufonero.
Nel complesso Ipnagogico è un super ritorno ben maturo che definirei anche tanto atteso per la scena underground italiana, e nonostante il disco sia già ben godibile così, nella sua cruda purezza, sappiamo bene che le iper-distorsioni e il mega muro sonoro che creano i Gufonero quando suonano live non hanno confronti e non hanno eguali. Urge quindi, appena possibile, un Ipnagogico Tour per apprezzare al 100% e a 360 gradi la nuova creatura.
(Annoying Records, The Fucking Clinica, Fresh Outbreak Records, Shove Records, Drown Within Records, Sonatine Produzioni, ZAS Autoproduzioni Records, Home Mort Productions, Vollmer Industries, Littlenaples, 2021)
1. Scoperto
2. Destanze
3. Abbaglio
4. Assenze
5. Polaroid
6. Fidele
7. Legami
8. Palpitazione