Con Peste, pubblicato meno di due anni fa, gli Hierophant avevano impresso una netta svolta rispetto al sound dei primi due dischi: sostanzialmente abbandonato il furibondo, contaminato hardcore (semplifichiamo) dei primi due ottimi album, Peste aveva manifestato la volontà dei romagnoli di dirigersi verso territori di più accesa brutalità, virando verso un death-grind più lineare. Il risultato di quella svolta non sembrò, a personale avviso di chi scrive, particolarmente esaltante, ed è dunque con piacere che possiamo oggi affermare che con Mass Grave gli Hierophant mettono compiutamente a fuoco la deriva cominciata due anni fa.
Mass Grave è un disco chiaramente death metal, di stampo svedese per essere esatti, mescolato con divagazioni talvolta sludge, talvolta grind, quest’ultima evidente soprattutto per la brevissima durata di quasi tutti i pezzi. Solo quattro brani su dieci superano infatti i tre minuti, segno evidente che la band ha voluto spogliare la scrittura di qualunque elemento considerato non funzionale al livello di aggressività che intendeva esprimere. L’intro “Hymn of Perdition” apre le danze, ma lascia ben presto spazio alla violenza ferina di “Execution of Mankind” e la spietata “Forever Crucified”. Non sono passati ancora tre minuti totali che il messaggio degli Hierophant è già molto chiaro: violenza, senza tregua. La title-track, quindi, ricorda i Grave, ma ancora più cupi e pesanti; in questo caso, i romagnoli riescono a far male anche togliendo il piede dall’acceleratore. La stessa cosa accadrà negli altri tre pezzi più lunghi, “In Decay” e “Sentenced to Death”, appaiate, e la conclusiva “Eternal Void”. Brani inframmezzati da schegge impazzite, tutte a bassissimo minutaggio.
Gli Hierophant, con questo disco, dimostrano di aver completato il rinnovamento della propria identità musicale. Rispetto a Peste è migliorato tutto: i riff, le ritmiche, il growl, i suoni; unica pecca, la durata davvero troppo breve di un album che, con una decina di minuti in più, sarebbe stato praticamente perfetto. Certo, se preferivate i primi Hierophant questo disco vi farà probabilmente storcere il naso, così come il precedente; per chi scrive, bisogna prendere atto del nuovo sound del quartetto italiano e godersi la violenza incompromissoria di Mass Grave.
(Season of Mist, 2016)
1. Hymn of Perdition
2. Execution of Mankind
3. Forever Crucified
4. Mass Grave
5. Crematorium
6. In Decay
7. Sentenced to Death
8. The Great Hoax
9. Trauma
10. Eternal Void