Le atmosfere evocative degli Hiroe segnano un passaggio delicato e strumentale su uno stile post-rock d’avanguardia. Nelle chitarre slanciate e armoniche le emozioni malinconiche prendono il sopravvento e trasmettono un insieme di sentimenti personali, alla scoperta di una nuova era post pandemia. Il gruppo inizia i suoi primi passi a Philadelphia, creando un viaggio cosmico a tinte post-metal. In questo mini album di debutto Wrought, prodotto per l’etichetta tedesca Pelagic Records e composto da cinque brani straordinari, si affronta il periodo di chiusura che il mondo intero ha subito, lasciando quello spiraglio importante della rinascita definitiva.
La traccia introduttiva “Irusu” avvia un meccanismo martellante delle chitarre, che giocano con il feedback spaziale di un mondo sotterraneo senza luce, poi con la sezione ipnotica delle percussioni si completa la ritmica, in una qualità tagliente e sinfonica. Segue subito la dolcezza rilassante di “The Approach”, con un giro sensibile che culla la vibrazione sospesa del delay e il passaggio corposo del basso; il brano cambia pelle nella seconda parte, in un esplosione che si tinge di catartico. “Everything is Fine” invece aumenta d’intensità con il passare del tempo: dopo un breve accenno iniziale calmo e dormiente, dove la tematica principale sposa alla perfezione l’arpeggio sensuale, la composizione prende una piega diversa, come a voler preparare l’ascoltatore ad una battaglia coraggiosa e le distorsioni vanno verso una direzione cupa, con un sound più macchinoso e pesante stile Russian Circles. Nel pezzo successivo “Black Mountain”, primo singolo pubblicato, ci inoltriamo in un sogno ad occhi aperti, un’opera struggente che da un segnale forte e sensazionale al disco. L’energia stupenda del bridge descrive uno dei brani più riusciti e completi. Nella sua lunga durata poi, le sfumature caotiche e pesanti si lasciano andare ad una chitarra virtuosa da brividi, fino ad accelerare nel tocco devastante, a chiusura del cammino. La fine viene lasciata a “Doom Moon” che chiude questo lavoro in un passaggio duro e potente, da affrontare a volumi esagerati. Il riff meticoloso disegna una sinfonia incredibile, per ritrovare la speranza e i giorni migliori.
Wrought è un album che incarna alla perfezione il genere post-rock e con una buona produzione si libra leggero su un tappeto di emozioni importanti, per una sublime esperienza sonora, da seguire con attenzione.
(Pelagic Records, 2022)
1. Irusu
2. The Approach
3. Everything is Fine
4. Black Mountain
5. Doom Moon