Tra i nomi di spicco nel panorama black metal finlandese ci sono gli Horna. Il gruppo capitanato da Shatraug da diverso tempo porta tenebre e occulto in tutto il mondo: Hengen Tulet è il loro nono album. Già dal precedente Askel lähempänä Saatanaa gli Horna sono sotto contratto con la label tedesca World Terror Committee, che nel suo roster ha anche un altro progetto di Shatraug ovvero i Sargeist, e pure gli italiani Fides Inversa.
La formazione è la stessa del disco scorso: Shatraug e Infection alle chitarre, Spellgoth alla voce, Hex Inferi al basso e Vainaja alla batteria. In quest’occasione la band propone un black metal classico, che si discosta chiaramente dalle atmosfera più malinconiche alle quali gli Horna ci hanno abituato; tutto è molto più diretto e veloce. La produzione è particolarmente raw, ma la batteria e la voce risultano eccessivamente alte. Spellgoth, inoltre, sembra aver un po’ troppi effetti volti a farlo risultare più sporco e “grattato”. Nella composizione comunque si vede che alle spalle ci sono persone che suonano black metal da decenni: si sente soprattutto nei riff di chitarra composti da Shatraugh, come sempre inoppugnabili, ma il tutto sembra non voler portare nulla di
particolarmente nuovo al panorama black.
Gli Horna hanno avuto un percorso formativo non indifferente: la loro prima demo è uscita nel ’95, sono passati vent’anni nei quali hanno maturato un sound riconoscibilissimo. Hengen Tulet però è un passo indietro per il sound degli Horna, un ritorno a qualcosa di più diretto, meno intricato e studiato. Questo salto verso l’old school quasi avvicina gli Horna ad un sound accostabile ai Behexen e ai Sargeist, seppur meno ispirato rispetto alla recente produzione di quest’ultimi.
L’album non è male: pecca molto dal punto di vista dei volumi e del missaggio degli strumenti, ma tralasciando questo si lascia ascoltare, soprattutto per chi si interfaccia per la prima volta agli Horna o per chi ascolta raramente il genere o lo preferisce “vecchio stampo”. Dagli Horna però ci si aspetta molto di più. Magari questa è solo una fase di passaggio e poi torneranno quelli di Sanojesi äärelle, intanto non ci resta che goderci quello che abbiamo e sperare che il sangue torni presto a filtrare attraverso il soffitto.
(World Terror Committee, 2015)
1. Amadriada
2. Ajan päättyessä
3. Nekromantia
4. Tämä maailma odottaa
5. Saatanalle
6. Puhdas
7. Ikuisuuden kynnyksellä
8. Sodan roihu
9. Hurmos
10. Profeettasi
6.0