Arduo compito quello di mettere nero su bianco le sensazioni suscitate da Dead Ringers, l’ultimo caleidoscopico album di Jenks Miller, per tutti noi Horseback, che porta all’interno del catalogo Relapse Records un’opera tanto originale quanto allucinata.
Totalmente dedito al cambiamento ed all’emancipazione, questo full-length merita diversi ascolti per essere assimilato a dovere e segna un ulteriore mutamento da parte di Horseback, che attraverso queste sette tracce sembra aver raggiunto una maturità che probabilmente segnerà l’apice della sua carriera.
Miller con questo ultimo capitolo recide definitivamente il proverbiale cordone ombelicale che lo teneva legato a certi ambienti del metal. Sparisce di fatto il cantato gutturale delle precedenti opere, i ritmi si muovono più sinuosi ed ammalianti, le chitarre si fanno più aggraziate e tutto l’album è pervaso da una certa eleganza. Horseback ora si muove libero tra i suoni creando un “non genere” quasi impalpabile, un insieme di sensazioni psichedeliche che riescono a toccare nell’intimo l’ascoltatore, invitandolo a salpare verso un viaggio ignoto capace di stimolare sentimenti contrastanti.
Spicca subito la decadenza dei primi pezzi, dai toni romantici e ricercati: “Modern Pull” e “The Shape Of The OneThing” presentano la nuova forma di Horseback, con ritmiche dettate dall’elettronica che a tratti sembrano voler trovare un contatto tra il post punk ed il dub. I passaggi onirici si susseguono, tra pezzi ambient e post rock come “The CordItself” ed episodi altamente coinvolgenti come “In Other Time, In And Out Of Form” o la più esotica “Lion Killer”.
Queste sono solo alcune istantanee che possono aiutare a capire la nuova direzione intrapresa da Horseback ma il consiglio è quello di tuffarsi nell’ascolto, che, sono sicuro, appagherà l’ascoltatore più smaliziato mentre potrebbe allontanare quello più ortodosso. Di fatto questo Dead Ringers attraversa in modo trasversale i generi, raccoglie la lezione dei Radiohead, ne porta una prospettiva inedita e traccia una linea su cui dovremo tornare per capire i passi fatti da Jenks Miller verso il futuro della musica.
Timidamente metto qui per iscritto, nero su bianco, che Horseback ha scritto il suo capolavoro.
(Relapse Records, 2016)
1. Modern Pull
2. Shape of the One Thing 05:11
3. A Bolt from Blue
4. The Cord Itself
5. Lion Killer
6. In Another Time, In and Out of Form
7. Larkspur
8. Descended from the Crown