La band belga Huracán intreccia un insieme di storie personali che affrontano l’oscurità prima di riprendere il proprio cammino verso la luce. Nel loro percorso intenso si aziona una connessione malinconica a tratti furiosa, che apre un mondo distorto carico di emozioni. In questo nuovo lavoro in studio We Are Very Happy usano un linguaggio decifrato per trasmettere il vortice enorme di riff dissonanti, avvolti da una voce psichedelica e una ritmica impulsiva, per reggere l’urto alla perfezione. Il disco è stato prodotto e distribuito dall’etichetta storica dunk!records, che annuncia una produzione notevole e originale.
La title-track “We Are Very Happy” apre un fangoso orizzonte post-metal, con un timbro spietato che avvicina l’ascolto a qualcosa di stoner. La ritmica esplode all’improvviso sulle urla malefiche del vocalist e divide la tematica in una struttura travolgente. Una traccia schiacciante: i suoi toni urlanti sono una chicca per questo genere. Segue “Dobermann Multiverse”, pezzo che ricorda la potenza dei Mastodon. In questo caso però si lascia libero spazio alla tecnica virtuosa delle chitarre, per un rock progressivo e folle. “Before I Was Born” invece esplora un momento profondo e maturo, dove la voce amplificata e sovrapposta arriva dall’inferno e agita le viscere di un luogo surreale. Il doom enorme di “Sky Burial” disegna una ritmica spedita, gonfia di suoni duri e martellanti, incastrando una rete di sentimenti ovattati, mentre con “Bruises” si chiude il primo trittico del disco. Una canzone dinamica con un videoclip da brividi e un appassionante performance creativa che vede la partecipazione del regista Wim Reygaert alla voce, impreziosendo il significato del brano. “Bending Trees” è una composizione che, grazie al gioco immenso e tecnico del cantante, riesce ad esprimere in modo impeccabile diversi stili musicali in un tappeto caldo e graffiante. Le voci impetuose e ruvide di “Unfortunate” invece trasformano il brutale lavoro delle chitarre in una delle tracce più ampie e complete dell’album, toccando il suo punto più alto. Prima di chiudere, i Nostri calmano gli animi con la suite strumentale “Still There” che ci invita in una dolcezza attraente, per poi tornare nella rabbia soffocata di “Kings Of The Worlds” e un odio represso che si lascia andare a un passaggio ipnotico. La chiusura viene lasciata a “Embrace The Cold”, un’opera struggente, ricca di voci sussurrate e un tocco rumoroso, che chiude nel mistero il disco.
Gli Huracán incarnano uno stile aggressivo e una passione audace e We Are Very Happy segna la loro crescita solida e sensazionale. Il risultato è un’esperienza unica e coraggiosa.
(dunk!records, 2022)
1. We Are Very Happy
2. Dobermann Multiverse
3. Before I Was Born
4. Sky Burial
5. Bruises
6. Bending Trees
7. Unfortunate
8. Still There
9. Kings of the Worlds
10. Embrace the Cold