Immaginiamo di essere a Berlino, da sempre frontiera per la musica underground e alternativa. Locale semi-buio, birre in mano, nativi del posto che parlano questa lingua che a tratti pare così dura da sembrare ruvida: è proprio questo il luogo scelto da Francesco Corvi e Hugo Lioret per il loro debutto.
Il setup è molto interessante, il duo è armato di un Buchla 208c, un computer con SuperCollider (software per fare live coding) e texture sonore che inducono al silenzio. La prima traccia di questo live dura circa una decina di minuti: i suoni sembrano microscopici, a tratti gli oscillatori fanno questi salti di frequenze che possono sembrare disturbanti ma sono sempre misurati al centimetro. Le atmosfere che vengono fuori sono interessanti, i suoni diventano a tratti metallici e a tratti eterei mentre in sottofondo si sentono come delle voci lontane, lontanissime. L’atmosfera è cupa e si possono avvertire anche sirene, motori e tutto quello che è il carnet offerto dall’industrial music. Avvengono parecchi sbalzi musicali in questa performance e questo è il bello della musica elettronica fatta improvvisando e sperimentando, il rumore diventa musica e poi altro: fu proprio un italiano a farne tra i primi esperimenti, Luigi Russolo, noto futurista del secolo scorso. Per ascoltare questa tipologia di cose e capirne il significato bisogna avere una forma mentis incline al disordine, la ferma volontà di accettare la distruzione della forma canzone, subire il fascino del caos per captare un’altro tipo di essenza più primordiale e animalesca.
Nella seconda parte del live i noise si fanno più intensi si notano anche alcuni suoni più elettronici che ricordano i videogiochi del passato; questa contrapposizione tra uno strumento innovativo come il live coding affiancato a uno strumento storico come il Buchla trova la sua massima espressione nel minimalismo ritmico e nei suoni più organici, nell’arte del sampling senza la messa a loop delle sequenze. Le ripetizioni sono quasi assenti, piuttosto un sano dilungarsi in alcune fasi per enfatizzare dei passaggi. Un gran bel trip, tutto dal vivo e improvvisato, per chi ha la voglia di sentire e non solo di ascoltare.
Aggiungiamo anche qualche link di lavori antecedenti a questa uscita per chi vuole approfondire ulteriormente.
Francesco Corvi live set:
https://riforma.bandcamp.com/album/live-at-default
https://nesso.bandcamp.com/album/time-debris
Hugo Llioret:
https://hugolioret.bandcamp.com/album/artificial-biota