Avevamo lasciato gli Implore con l’uscita di Depopulation e non si può certo dire che i Nostri si siano riposati nell’anno trascorso nel frattempo. Reduci da una lunga serie di date in tutto il mondo ed uno split coi famigerati ACxDC (uscito a Marzo di quest’anno), i Nostri si ripresentano con una line up rinnovata ed un EP nuovo di pacca. Nonostante le coordinate sonore del combo grind rimangano bene o male le stesse, in Thanatos si possono però rintracciare evidenti influenze di stampo hardcore, che, a discapito delle atmosfere malsane ed abrasive di Depopulation, spingono la band verso lidi più veloci ma meno variegati.
Dal primo EP autoprodotto fino ad oggi gli Implore hanno dimostrato di non voler mai ripetere eccessivamente le formule usate nei lavori precedenti, e Thanatos è la conferma di tale attitudine. Messi da parte i distorti sovraumani e saturi fino all’eccesso dell’anno scorso, Gabbo e soci puntano subito alla novità con gli up-tempo di “Disgrace” ed i venti secondi (abbastanza innocui) di “Sold”, per poi ritornare leggermente agli assalti frontali al vetriolo tipici dei lavori precedenti con le restanti canzoni, senza però recuperare la spietatezza che gli apparteneva.
Thanatos è un lavoro tutto sommato onesto e ben fatto, meno muscoloso del suo predecessore, che vantava un impatto sonoro degno di menzione, ma non per questo meno godibile e divertente. Magari giusto giusto un filo più ignorante, cosa non sempre negativa nel genere.
(Wooaargh, Grindpromotion ,2016)
1. Disgrace
2. Sold
3. Fog
4. Skeptical Masses
5. Misery & Desolation