All’interno della scena underground attuale ci sono ancora delle realtà musicali legate al passato e alla cultura anni Novanta in chiave crossover. Ne sono un esempio illustre gli abruzzesi Indeed You Are, quartetto nu metal nato a Vasto nel 2018 che dopo diversi concerti e il primo martellante full-length Flat Inside del 2021, torna sulle scene con questo nuovo lavoro in studio Scream From Underground interamente autoprodotto. Un capitolo intenso e roccioso che li distingue nel loro notevole percorso e affonda gli artigli in tematiche personali e oscure. La scrittura tratta di un mondo in continua evoluzione in lotta con le continue difficoltà climatiche e la totale distruzione e racchiude una riflessione importante nelle nove tracce che compongono il lotto.
La title-track “Scream From Underground” è il brano d’apertura che si innalza in maniera lieve su una malinconica linea vocale per poi esplodere sul pattern portante graffiante; il synth dà contorno e quel tocco geniale al brano, che dopo una corsa frenetica e un ritornello orecchiabile si conclude con un finale meccanico e silenzioso. Segue il balzo potente di “Die Today” con una distorsione pesante e un pianoforte amplificato in sottofondo, qui la linea vocale è in perfetto stampo nu metal con una vena melodica al suo passaggio e lo stile growl furioso nel bridge finalizzato in un tappeto quasi drum and bass che stravolge la tematica iniziale. La terza traccia “Memory of a Victim” invece gioca su un arpeggio leggero con un giro ipnotico di basso e un habitat amorevole nella voce, esplorando una specie di ballata carica di sentimento e odio represso, prima di lasciarsi trascinare da un assolo di chitarra breve ma efficace. “Odyssey of Madness” e “Dancing With The Devil” rappresentano il punto più alto dell’album con l’insieme di riff violenti e la grande personalità del vocalist Gaetano, mescolando atmosfere e sonorità moderne per una sensazione trascinante. Altre bombe da ricordare sono le sirene inquietanti nel silenzio assordante di “Endless Abuse”, uno dei brani più belli e completi, con un modo di cantare che rispecchia un classico dei Disturbed e gli orizzonti vocali dissonanti dei primi 36 Crazyfists. La rabbia interiore di “The Truth” e la calma apparente in “Doomsday Clock”, un brano sognante e godibile con una parte centrale morbida e il tocco caotico conclusivo. Chiudiamo con le note sussurrate di “Love and Hate”, un’altra opera significativa con un testo delicato e una ambientazione fragile, per inoltrare l’ascoltatore in un orizzonte incredibile che si spegne sul ritornello eccellente. Un finale accogliente e ben strutturato.
Gli Indeed You Are aggiungono un secondo disco tecnico e maturo al loro bagaglio musicale, che si diversifica in maniera totale dal precedente. Una bella realtà inedita che continua a farsi le ossa in modo autentico.
(Autoproduzione, 2024)
1. Scream From Underground
2. Die Today
3. Memory of a Victim
4. Odyssey of Madness
5. Dancing with the Devil
6. Endless Abuse
7. The Truth
8. Doomsday Clock
9. Love and Hate