Attivi da quasi vent’anni, gli Infernal Angels possono a buon diritto essere annoverati tra i veterani del black metal italiano, pur non avendo mai raggiunto – ancora – quella notorietà che pure meriterebbero. Da sempre alfieri di un black metal trascendente e luciferino, la band giunge oggi al traguardo del quinto full length, a tre anni dal precedente (validissimo) Ars Goetia.
Devourer of God from the Void è un titolo che esplicita già in partenza le tematiche del disco, così come d’altronde lo stesso monicker della band. L’immaginario è insomma ben ancorato ai pionieristici anni Novanta, l’età d’oro di certo black metal; tuttavia, non per questo gli Infernal Angels possono essere considerati dei meri passatisti o nostalgici. Ben lungi infatti dallo scrivere canzoni gelide e minimali, i marchigiani arricchiscono le proprie composizione con una gran copia di riff e ritmiche, cosicché ogni canzone – tutte di elevato minutaggio, mediamente intorno ai sei minuti – è immediatamente riconoscibile e non dà mai impressione di ripetitività. Il disco esprime una furia iconoclasta davvero ragguardevole, incrociandosi talvolta con il death metal; trascinati dal leader Xes, autentica mente dietro la band, dal drumming travolgente di Bestia (al secolo Marco Dal Pastro, prova davvero notevole la sua) e dalla coppia d’asce che macina riff su riff, gli Infernal Angels tirano fuori pezzi memorabili come l’opener “The Light of Lucifer”, “Ancient Serpent of Chaos”, “Thagirion – Sol Niger”, la title track e la conclusiva, maestosa “The Foremost Among the Eleven”, benché in realtà tutte le tracce siamo di ottima fattura. Il gusto per certe aperture melodiche ci ha ricordato peraltro il black di matrice islandese, di band come Svartidauði e Misþyrming per fare qualche esempio: a dimostrazione che la coerente ortodossia non si traduce, negli Infernal Angels, in staticità, ma sa aprirsi a stimoli evolutivi.
Destinato ad essere uno dei dischi black italiani dell’anno, Devourer of God from the Void mostra in realtà una band di caratura internazionale, che merita di raccogliere i frutti di tanta lunga ed appassionata devozione alla Nera Fiamma.
(My Kingdom Music, 2020)
1. The Light of Lucifer
2. The Eternal Fire of Golachab
3. From the Throne of Thaumiel
4. Those Who Go Forth into the Empty Place of God
5. Ancient Serpent of Chaos
6. Thagirion – Sol Niger
7. Devourer of God from the Void
8. The Corrosive One
9. Far From the Light of God
10. Empress of Sitra Achra
11. The Foremost Among the Eleven