Il sound del duo sperimentale JeGong compie un ennesimo balzo in avanti, dando una svolta definitiva e geniale al genere krautrock. I due visionari musicisti Dahm Majuri Cipolla (Mono) e Reto Mäder (Sum Of R) iniziano il loro cammino nel 2020 a Berna in Svizzera e la loro musica senza tempo viaggia in modo costante verso orizzonti strumentali e eclettici. Nell’esordio I dello stesso anno si racchiude tutto l’universo elettronico, che immerge l’ascoltatore verso un qualcosa di dinamico e frenetico. In questo nuovo capitolo dal titolo The Complex Inbetween, prodotto per l’etichetta tedesca Pelagic Records, i Nostri continuano a inserire nuove idee e tempistiche rumorose, creando una vibrazione estenuante e disturbante senza fine e avvolgendo un profondo meccanismo artistico, mettendo un tassello fondamentale per il futuro.
“Come to the Center” è l’apertura martellante di questa nuova opera, un brano distorto che si evolve in una ritmica prettamente krautrock, dove il motore principale è il tappeto di sintetizzatori su un’emozione notevole e sensibile. Il tiro sensazionale della batteria poi avvicina le tematiche in stile Neu! esplorando una rocambolesca cavalcata verso l’oblio. L’atmosfera si traveste in una suite post-rock sulla seguente “Clear the Way” con un ritmo oscuro e graffiante, che incastra il rumore irregolare delle distorsioni e in modo inaspettato si infrange in un ambientazione fantasiosa quasi progressive, chiudendosi nel synth spaziale e soffice. Con “KurkOM” si continua il percorso con grande personalità e il segnale ripetitivo dei rumori di fondo invita una struttura solida per trasmettere un’immagine ipnotica e naturale. “Night Screaming Moves” avvia un clima surreale, lasciando un senso inquietante nelle sue corde. La batteria qui, a piccoli passi, apre un passaggio ovattato in chiave drone e si lascia cullare in una sinfonia da film thriller, persa in un vuoto misterioso. Nella seconda parte del disco le luci riflettono su “Former Wish” e anche qui il discorso non cambia, la struttura lineare regge un tempo deciso, ma con il passare dei minuti veniamo trascinati in un delirio soffocante che si perde nella nostra mente. Ci avviciniamo alla conclusione passando prima da “Focus Defocus”, un’altra composizione lunga e energica che coglie un’ampia visione culturale e un bridge più orecchiabile, seguendo una tempistica lunare e travolgente nel tocco finale. “An Oval And A Star” mostra ancora un lato carismatico e orgoglioso del duo, con un’interessante e trascinante narrazione orchestrale. Chiudiamo con il sintetizzatore ambientale di “We End Here – We Start Here”, che esplode in una straordinaria traccia creativa e profonda, mettendo in risalto emozioni uniche e introspettive.
The Complex Inbetween è un album scenico e teatrale, che si completa intorno all’utilizzo di suoni stellari lasciandoci confusi al primo ascolto. Nonostante questo è un ottimo lavoro simbolico e attraente.
(Pelagic Records, 2023)
1. Come to the Center
2. Clear the Way
3. KurkOM
4. Night Screaming Moves
5. Former Wish
6. Focus Defocus
7. An Oval And A Star
8. We End Here – We Start Here