I Kamala sono un supergruppo psych rock nato a Lipsia nel 2016. Le loro basi energiche e psichedeliche esplorano un mondo disorientato a tratti mistico e si spalmano su delle suite orchestrali ricche di carisma e divertimento. Il loro più grande desiderio è quello di affrontare la vita attraverso i sentimenti più solidi, come l’amore e il coraggio. A distanza di anni il collettivo tedesco si risveglia da un letargo criptico, iniziato con il precedente lavoro Your Sugar del 2019, e con grande grinta disegnano una nuova avventura oscura e avvincente: Limbo666, prodotto per la label Tonzonen Records, è un caloroso capitolo musicale che si culla in un semplice e morbido cammino, per poi farsi più cupo e interessante durante la sua marcia trionfale.
La monotonia di ogni giorno si materializza nell’apertura della title-track “Limbo”, dove il sonno viene interrotto dal dolore che si perde nell’abisso. Il crescendo della ritmica spinge i sentimenti verso un’atmosfera calda e ben orchestrata, con una batteria spedita e vibrante; l’aggiunta dei sintetizzatori poi dona un colore magico al brano, per solleticare una fantasia ricercata. Segue “Cut The Wire” su un suono ondulato e una grintosa cavalcata che avvolge il basso misterioso e le chitarre sporche in un habitat malizioso. Sulle note di “Talking Dirty”, invece, si sperimenta qualcosa di sensibile con un timbro malinconico e leggero, fino ad arrestarsi sul pianoforte corposo nella parte finale. “The Mission” chiude il capitolo sulle armonie calme e soffuse, prima di lanciarsi con forza nel tiro infernale di “Freudian Autocorrect”: una composizione graffiante, che si regge sul passaggio ruvido delle distorsioni e la linea vocale tremante. La seguente “Yuko & Memori” mette in risalto una tematica frizzante che sposta il proprio gusto sonoro verso il krautrock, per un brano leggero e completo, il più riuscito di questo lavoro. Ci avviciniamo alla fine, con il groove spazioso e dinamico di “Light In The Cloud” e come una piuma leggera voliamo spensierati in un nuovo futuro ambizioso. Le ultime due canzoni racchiudono tutto il paradiso visionario della band, che si lascia andare a delle suite giocose e sensuali: “Narcissus” racconta una storia accogliente e incastra l’arpeggio di chitarra prezioso, invece la chiusura infine viene affidata al ritmo latin jazz di “Blindspots” che a piccoli passi abbraccia una sensazione ampia e esplorativa, per un ultimo tassello fondamentale.
Nel complesso i Kamala realizzano un album godibile, una scoperta nuova e elettrizzante. Un buon risultato narrativo ben riuscito.
(Tonzonen Records, 2022)
1. Limbo
2. Cut The Wire
3. Talking Dirty
4. The Mission
5. Freudian Autocorrect
6. Yuko & Memori
7. Light In The Cloud
8. Narcissus
9. Blindspots