Le trame immersive e contorte dei Kerretta ci trascinano in un percorso entusiasmante e ogni nuova produzione conferma la direzione che le idee dei Nostri stanno prendendo. La band, originaria di Auckland in Nuova Zelanda, si ispira a diverse e sensazionali tematiche atmosferiche che affrontano già dagli esordi con un timbro autentico e tagliente. Il nuovo lavoro in studio Angelm, prodotto dalla label belga dunk!records, lancia un potente segnale che scivola in un cammino naturale e immaginario, descrivendo la collisione del mondo verso luoghi sornioni e poetici.
L’apertura viene affidata a “Pan Ultima”, una canzone che dispiega lentamente un tappeto sognante di uno strato di fragilità, evocando una sensazione distorta e attraente, prima di evolvere il riff distruttivo che sposta le melodie nella seguente “Until The Atlas”. Qui il ritmo sostenuto delle percussioni e l’intreccio di arpeggi post-rock avvolti dal groove sistematico di basso mette al centro dell’attenzione una parte centrale che si sposta verso timbriche più dure e un impatto sonoro stoner rock spalmato nella sua ampia durata ricca di colpi di scena. “South Am” procede con una chitarra elettrificata da un tiro complesso e un vortice aggressivo di suoni infernali, per un’opera martellante che crolla in uno stato catatonico finale. Con “Opal Victor” invece si torna in un ambiente malinconico prima di venire colti di sorpresa da un giro acido di basso e un tocco sporco del synth, che stravolge la traccia in modo inaspettato ed esplora una rocciosa esecuzione. La seguente “Five Over Euresia” offre un riverbero macchinoso di ritmi inquietanti che ci invitano in un habitat oscuro, stessa sensazione dissonante si capta in “Eyes In The Bull Temple”, una traccia bizzarra che regge una corsa frenetica e si conclude in un insolito ritmo classic rock per uno dei pezzi più deboli dell’intera posta. La penultima “Valley Towers” si racchiude in una misteriosa e profonda ambientazione esoterica che si arresta nel solito colpo violento e imprevedibile. La fine del disco ha una nota di spessore maggiore con una delle migliori canzoni, “Oceania”, una colonna sonora maestosa carica di tensione che consente alla band di snocciolare tutte le proprie fantasie magnetiche in una ipnotica e degna chiusura.
Angelm è un album incredibile da vivere a pieni polmoni, il suo ascolto emozionante ti cattura in una storia monumentale e variegata che garantisce un’esperienza unica e equilibrata.
(dunk!records, 2024)
1. Pan Ultima
2. Until The Atlas
3. South Am
4. Opal Victor
5. Five Over Euresia
6. Eyes In The Bull Temple
7. Valley Towers
8. Oceania