Come una cometa che fende il cielo notturno arrivano i Konquest, una one-man band nostrana interamente guidata da Alex Rossi, già impegnato in gruppi come Fate (Caligari Records) e Carlos Dunga fra i tanti. Il loro primo full length, pubblicato a gennaio in CD e tape da Iron Oxide Records ed in vinile da No Remorse Records, è stato anticipato dal singolo omonimo “The Night Goes On” che già dal primo ascolto prometteva tantissimo.
L’accostamento coi leggendari pionieri dell’heavy metal svedese Heavy Load è stato, per quanto mi riguarda, immediato: splendidi riff classici, qui malinconici, qui epici – come la tradizione nordica insegna – si alternano sotto una voce che ricorda tantissimo quella di Ragne Wahlquist della già citata band. Oltre le bellissime strumentali “Theme of the Konqueror” e “Fall of the Konqueror”, sostanzialmente l’album si compone di continui “singoloni” con ritornelli da cantare a squarciagola coi pugni per aria e riff da air-guitar isterico come il pezzo di chiusura “The Vision”, con citazione Maiden volontaria o meno che sia. Tutte le tracce scorrono fluide e senza forzature, come se il disco fosse stato partorito nel 1982, mantenendo quell’attitudine rock dei primissimi dischi heavy metal, cosa purtroppo spesso dimenticata da tanti gruppi attuali che cercano di imitare band vecchia scuola.
In questo periodo in cui la musica dal vivo ci manca terribilmente, dischi come The Night Goes On ci confortano nelle giornate passate davanti al nostro impianto e alimentano la nostra voglia di vivere la scena, fantasticando sul vedere i Konquest live in un piccolo club con tanti metallari coi quali, tra chiacchiere, sudore e birra, si dirà che questo è uno dei migliori dischi di heavy metal italiano.
(Iron Oxide Records, No Remorse Records, 2021)
1. Theme Of The Konqueror
2. The Night Goes On
3. Too Late
4. Keep Me Alive
5. Fall Of The Konqueror
6. Helding Back The Tears
7. Heavy Heart
8. The Vision9.0