Fourth è un album composto da dieci brani in cui i Lento menano e fucilano l’ascoltatore con tempi macchinosi e velocissimi, alternati ad altri più pesanti e rallentati. La tracklist è divisa tra brani paranoici e altri molto atmosferici, che servono a prendere respiro per ricadere dentro alla pressa, nera e spigolosa, che la band preme sempre più forte per piegare tutto ciò che le si para davanti.
I romani rigurgitano una formula fatta da tempi e controtempi che variano dallo sludge al post-metal/noise atmosferico, fino ad arrivare al limite del death metal. Tutto si incastra, si cementa e si innalza in un’enorme torre di babele musicale, che pietra su pietra diventa pesante e imponente. E’ difficile non esserne soverchiati e restare in piedi con brani come “A Penchant For Persistency”, “Some Disinterested Pleasures” ed è altrettanto difficile infilarsi dentro a “A Gospel Of Resentment” e “Conwardly Compromise”, mentre con l’ossessiva “Self Conviction Or Belief” possiamo capire bene il valore di questa band e il proprio spessore compositivo.
I Lento in questo Fourth, che vanta una produzione davvero degna di nota, si lasciano alle spalle molto del post-metal al quale siamo ormai abituati, e ci propongono un lavoro quasi “bellico” (pur essendo totalmente strumentale) e ricco di sonorità varie e personali. Questa è una band italiana che conosce bene la parola serietà. Si sente.
(Consouling Sounds, 2017)
1. Persistency
2. Disinterested Pleasures
3. Or A Hostile Levity
4. Resentment
5. Before The Crack
6. Compromise
7. Or Belief
8. Bygones (A Grievence)
9. Urgency