I Lock Up sono un supergruppo, cioè uno di quei progetti dove probabilmente si scaricano i residui di idee delle band principali, nonché una delle tante band death/grind nelle quali l’icona Shane Embury, dei ben più noti Napalm Death, è impegnato a tormentare il suo basso. Dietro al microfono per questo Demoniziation, dopo due dischi non memorabili con Tompa degli At the Gates, troviamo Kevin Sharp (già nei Venomous Concept), mentre alle pelli siede Nicholas Barker, altro personaggio che a quanto collaborazioni, progetti, band nate e morte con un disco, non si è mai fatto mancare nulla.
Cosa aspettarci dunque da questa release? Grindcore in salsa Napalm Death ovviamente. Certamente tutto è suonato con impeccabile maestria, e d’altronde non può essere diversamente visto il curriculum degli interpreti. I brani però scorrono senza lasciare quel qualcosa che renda il disco davvero memorabile e degno di attenzione, il tutto sa già di stravecchio al primo ascolto e addirittura, come già detto all’inizio, di materiale di scarto.
C’è quindi davvero bisogno dell’ennesimo supergruppo che suoni allo stesso modo dei progetti principali? Non crediamo proprio. Questo Demonization rischia di finire nel dimenticatoio molto velocemente. Il nostro vivo consiglio, se avete voglia di soddisfare la vostra sete di grindcore, è quella di riprendervi in mano l’ultimo Napalm Death, se proprio non volete tornare ai grandi classici, o dare una chance ad altri gruppi emergenti come gli americani The Drip o i Vermin Womb ed ai nostrani Mindful of Pripyat, che negli ultimi anni stanno conquistando la scena con dischi di grande interesse.
(Listenable Records, 2017)
01. Blood And Emptiness
02. The Decay Within The Abyss
03. Locust
04. Demonization
05. Demons Raging
06. Desolation Architect
07. Instruments Of Armageddon
08. Sunk
09. The Plague That Stalks The Darkness
10. Foul From The Pure
11. Mind Fight
12. Void
13. Secret Parallel World
14. We Challenge Death