Misconosciuti in Italia, i LÜT sono una alternative band norvegese che ha avuto un buon successo di critica con il loro album di debutto Pandion uscito nell’ormai lontano 2015. In tutta onestà in redazione nessuno aveva mai sentito parlare di questa giovane formazione scandinava, ma per chi scrive è stata una bella scoperta ed un’occasione per recensire e proporre un album fresco, ben suonato e molto energico.
Andiamo al dunque e parliamo di Mersmak, ultima fatica di questo quintetto che ha deciso di non farsi imbrigliare dalle etichette ed ha composto dieci brani ricchi di tante sfumature che, ruotano in modo virulento e con attitudine sfrontata attorno al rock, nel senso più alto del termine. Si parte a cannone; le prime cinque canzoni sono velocissime, viene fuori l’anima punk del gruppo, anche se la matrice di scrittura sembra arrivare da tempi lontani, ovvero da quel beat anni ’60 che suonato in modo moderno e rumoroso ha cateterizzato un altro gruppo del Nord Europa, ovvero gli Hives. Riff taglientissimi costruiti ad hoc per imbastire un party hard da manuale, ottime ritmiche e un comparto vocale decisamente singolare: la voce del cantante è rotta, quasi afona, ma non si risparmia, spinge nel microfono fino a che i brani si aprono a cori incalzanti, molto piacevoli che regalano dinamiche pop. Nella seconda metà dell’album invece i LÜT sgusciano via, e danno sfogo al loro stile poliedrico che può proporre derive disco post punk alla Editors come nel brano “We Will Save Scandirock” oppure immergersi nel college rock di “VIEPÅ” in puro stile Superchunk, con giri di chitarra che sterzano fortemente verso atmosfere 90’s. Prima della fine i nostri si concedono anche qualche pezzo più indie come “Homme Fatale” è più sperimentale come “INDIÄ” che va a chiudere l’opera con i suoi richiami psichedelici.
In definitiva Mersmark ha veramente pochi lati deboli, ed anche il cantato norvegese risulta, in maniera del tutto inaspettata, molto musicale ed adatto a un rock spensierato che riesce ad unire in modo naturale sonorità classiche a quelle più moderne.
(Indie Recordings, 2021)
1. Mersmak
2. Strictly Business
3. LÜTetro
4. Ingenting Å angre På
5. Bangkok NonStop
6. We Will Save Scandirock
7. Homme fatale
8. VIEPÅ
9. Krei.
10. INDIÄ