Nuova attesissima fatica in casa Mastodon, una delle più grandi band del pianeta in ambito di musica heavy. La curiosità, ovviamente, era tanta, visto che il combo made in USA ci ha sempre abituato bene, grazie a dischi indimenticabili come Blood Mountain e Crack The Skye. Questo Emperor Of Sand segna il passaggio di consegne con il precedente e buon Once More Round The Sun. Come di consueto un piccolo inciso che riguarda l’artwork di questa ultima opera, che come sempre è particolarmente azzeccato: un preludio verso i mondi che ascolteremo.
Rispetto al passato questo full length è più prog e meno incazzato del solito e continua a seguire la scia della psichedelia. Nel corso degli anni i Nostri quattro cavalieri di Atlanta si sono evoluti e non hanno mai avuto paura di esplorare e conoscere nuove sonorità; tuttavia anche in Emperor Of Sand sono ben presenti le fondamenta del gruppo: cantati urlati, riff acidi che si susseguono e le tetre linee di basso di Troy Sanders.
Il grande pubblico si era già un po’ preparato all’uscita dell’album grazie ai tre singoli “Sultan’s Curse”, “Show Yourself” e “Andromeda”, tre canzoni particolari che fanno quasi storia a sé. Naturalmente, in maniera decisamente molto scontata, si era gridato allo scandalo sentendo questi primi frammenti, ma per giudicare un’opera bisogna ascoltarla nell’insieme. Ben diversi gli umori del disco nel suo complesso, grazie alle atmosfere dalle tinte cupe e dai riff dal PH piuttosto basso. Le voci di Troy Sanders, Brent Hinds e Brann Dailor interpretano sempre sapientemente le varie atmosfere offerte agli ascoltatori. “Stormbreather” pare portarci in un pianeta incandescente grazie alla batteria ossessiva e potente e alle pesantissime frasi di chitarra e basso in sottofondo. I Mastodon tuttavia danno il meglio di loro stessi sul finale: le sorprese di questo Emperor Of Sand sono le ultime due tracce, “Scorpion Breath” e “Jaguar God”; due autentiche bombe a mano in pieno stile Mastodon, specialmente l’ultimo brano, dalla durata di quasi otto minuti.
C’è bisogno di diversi ascolti per apprezzare al meglio questo disco e scovare le interessanti sfumature che ci propone il complesso statunitense. Emperor of Sand è un disco potente e maturo, che conferma come i Mastodon abbiano ancora molto da farci sentire nel loro cammino oltre i confini del metal moderno.
(Reprise Records, 2017)
01. Sultan’s Curse
02. Show Yourself
03. Precious Stones
04. Steambreather
05. Roots Remain
06. Word to the Wise
07. Ancient Kingdom
08. Clandestiny
09. Andromeda (featuring Kevin Sharp)
10. Scorpion Breath (featuring Scott Kelly)
11. Jaguar God