Ha scavato nell’underground più angusto e remoto la Sentient Ruin Laboratories per questo lavoro, e come di consueto colpisce nel segno e si dimostra abile nel valorizzare progetti arcani. In questo caso si parla dei Maudissez, sui quali non si sa nulla a riguardo se non che sono francesi e che con la propria musica danno sfogo a un’indole violenta e monolitica che non lascia scampo. Un doom/sludge sporco di ogni mostruosità estrema e angusta, quello dei Nostri, che si è fatto conoscere grazie al debutto self-titled pubblicato come autoproduzione a fine 2023, ed è arrivata celermente l’edizione in vinile per mano dell’etichetta californiana, con la pubblicazione avvenuta a inizio luglio.
La veemente “Fracture Par Fracture” apre le danze e travolge con immediata efficacia il suo sound caotico e malsano, complice l’aver registrato il lavoro in una chiesa, con l’ambiente acustico unico e il riverbero naturale che ne deriva. Il brano si dimostra subito di una natura quanto più soffocante possibile, e cattura in un vortice torbido, tra la pesantezza della componente strumentale e le voci demoniache. Alla partenza decisa e impetuosa i Nostri danno continuità con varie accezioni di inquietudine che si possono aggiungere in questo macabro lavoro, partendo dall’ossessività di “Blessure Par Blessure”, che si manifesta coi suoi riff impetuosi e devastanti ma anche sfruttando dei sample angoscianti. Un cataclisma sonoro che prende a piene mani dal death/doom metal, rendendolo ulteriormente fangoso con l’anima cupa dello sludge e gli scenari ossessivi e disturbanti in stile Gnaw Their Tongues. La schiettezza con cui i Maudissez si presentano e rigurgitano sull’ascoltatore sonorità quanto più diaboliche e malsane possibili assume sempre più possenza con l’avanzare dei minuti, mettendo in luce molto potenziale nello sviluppo dell’anima morbosa del lavoro. Uno stile, quello della misteriosa band transalpina, che non si limita a un veemente alternarsi di riff lenti e corroboranti, ma desta interesse anche per le aggiunte atmosferiche, inserite mantenendo sempre un tocco quanto più disturbante possibile.
Chi ha familiarità con le sonorità di Primitive Man e Dragged Into Sunlight, tra gli altri, oltre che ai già citati Gnaw Their Tongues, potrebbe trovare molto interesse in questi quattro brani dalla veemenza incontrollabile e dissacrante. Il debutto self-titled dei Maudissez segue le tracce di queste realtà dando continuità ai cataclismi sonori a cui ci hanno abituati, e pone le basi per una proposta che dimostra ottime fondamenta da cui partire. Un lavoro che fa ben sperare, per quanto di speranza in senso stretto ce ne sia poca in questo oblio così possente e asfissiante.
(Sentient Ruin Laboratories, 2024)
1. Fracture Par Fracture
2. Blessure Par Blessure
3. Meurtrissure Par Meurtrissure
4. Brûlure Par Brûlure