Tossica e folle miscela di thrash metal con forti componenti d-beat incanalati in una dura scorza di attitudine hardcore. I Methedrine mi si presentano così al mio primo ascolto: Built For Speed è un furioso EP di quattro brani, pieno di idee malsane molto potenti con una sezione ritmica esplosiva. Il brano “Dirty Harry” ne incarna divinamente l’indole suddetta, è un clamoroso episodio di ferocia che semina terrore, un fiume che straripa con una melodia che ti si incolla ai neuroni combinando un casino totale. Assoluta.
I Methedrine nascono da un idea di Bone (batteria), Lou (voce) e Mark (chitarra) dopo l’ultimo split degli Upset Noise, storica band hardcore punk italiana che ha scritto la storia del genere insieme a Negazione, Wretched e Indigesti e con lavori imprescindibili come Disperazione Nevrotica, Nothing More e Growing Pain. A loro si sono uniti Trampax e Chainsaw, direttamente da band quali i Face Your Enemy e Daltonic Outracy. La band prende il nome dalla sostanza preferita assunta da tale Lemmy dei Motorhead e Johnny Cash.
Andiamo per ordine: assunzione primo brano “Youporn Generation”, riff mothorediano sballa e coagula nella voce malsana di Lou per poi sfociare in una assolo thrashissimo. Poi “Alpha Loser” è un corpo che non riesce a star fermo, uno schizzo che poi prende coscienza di sé ma sono pochi gli istanti, i fremiti scuotono fino alla fine. Di “Dirty Harry” abbiamo già detto all’inizio, perfezione assoluta. Infine “War Machine” spara un riff carico di sudore e rock n roll, assoli fugaci gestiscono la parte centrale e poi si corre verso la fine con il brano più lineare del lotto. Built For Speed è un EP davvero ben riuscito. Fuori per la label Kornalcielo Records.
(Kornalcielo Records 2018)
1. YouPorn Generation
2. Alpha Loser
3. Dirty Harry
4. War Machine