Con una formazione quasi immutata rispetto al 2005, anno in cui la band è stata fondata (inizialmente con il nome di Mariscorn), i francesi Mithridatic giungono quest’anno al secondo disco della loro carriera. Tetanos Mystique ha delle fondamenta solide su una base letteraria, essendo ispirato a scrittori quali Celine e Bukowski. Questo concept intricato viene trasmesso tramite una proposta sì, varia, ma abbastanza anonima.
Le influenze da cui prendono a piene mani i Nostri spaziano dal death metal dai ritmi coinvolgenti, al black metal più furioso, un amalgama di stili già ben esplorati in passato, e ormai suonati in una notevole moltitudine di varianti. Per questo motivo, potremmo definire il gruppo originario di Saint-Étienne come niente di speciale, un connubio di elementi già sentiti e risentiti. Così facendo, però, non renderemmo onore a un disco che, pur essendo derivativo, ha i suoi momenti di spicco. Ci sono lavori che pur non mostrando originalità contengono composizioni dal livello notevole, non è questo il caso, però dei buoni spunti ci sono, capaci di valorizzare il tutto.
L’opener “God’s Blindspot” mostra come la mancanza di una personalità non giochi a favore dei Nostri, risultando scialba, quasi tediosa. La seguente “The Dead Mountain of Life” fa già un impressione migliore, risultando aggressiva al punto giusto e non richiamando troppo ad altri gruppi, ma le composizioni che convincono sul potenziale dei francesi si trovano attorno alla metà del lavoro. Le consecutive “Le sevrage” e “The Night Torn from Herself” riescono nel compito che altri pezzi non sono stati in grado di eseguire del tutto: si fanno apprezzare non solo per la violenza fornita, che è una costante della produzione, ma riescono a non risultare eccessivamente derivativi, attirando maggiormente l’attenzione.
Che sia per l’esperienza ancora acerba, o per il potenziale non sfruttato al meglio, dopo il loro debutto i Mithridatic non sono riusciti a rispettare pienamente le aspettative che gravavano sulle loro spalle. Non si può descrivere Tetanos Mystique come un passo falso, ma nemmeno come un lavoro imperdibile. L’album in questione si fa ascoltare volentieri, nonostante l’andamento altalenante, senza mai risultare eccessivamente pesante, però i cinque francesi hanno ancora molta strada da percorrere se vogliono lasciare il segno.
(2019, XenoKorp)
1. God’s Blindspot
2. The Dead Mountain of Life
3. Lotophagus (Lotus Eaters Dream)
4. Le sevrage
5. The Night Torn from Herself
6. Toothless Bite
7. Phosphenes Aura
8. Tetanos Mystique