I Mnemocide sono una band svizzera dalla fortissima influenza death metal svedese. Abbiamo tra le mani il loro disco d’esordio intitolato Feeding The Vultures licenziato dalla Czar Of Crickets Productions. Per essere precisi non è il loro primo lavoro in assoluto, infatti qualche anno fa, nel 2017, hanno rilasciato un discreto EP dal titolo Debris.
Gli elvetici introducono il loro lavoro con un brano d’esordio dal titolo “Manifest” in cui una bella voce femminile, dal chiaro accento inglese, dichiara a cosa andremo incontro come se fosse una narrazione nominando proprio la parola Mnemocide. Questa traccia cede il passo a “Crash & Burn”, dalla tipica struttura cadenzata che si può appunto riscontrare nel death metal di matrice nordeuropea. Il cantante Matthias possiede un growl monotono che però si sposa bene con l’atmosfera sulfurea della band. Altra caratteristica sono i riff ipnotici che catalizzano l’attenzione dell’ascoltatore, e questo è sicuramente un loro punto di forza. A nostro avviso però, sebbene il livello sia genericamente alto, è difficile trovare un brano che spicchi su altri. Tutte le canzoni si assomigliano tra di loro ed è un peccato, qualche cambio di ritmo e accelerazioni in più avrebbero sicuramente giovato.
Tirando le somme abbiamo tra le mani un buon disco d’esordio, che però non ci fa gridare al miracolo. Tra l’altro è difficile farsi notare in un genere come il death metal old school data l’altissima competizione. Non un lavoro insufficiente, anche perché ha i suoi momenti ed è prodotto bene. Li aspettiamo al varco con il loro secondo album.
(Czar of Crickets Productions, 2020)
01. Manifest
02. Crash & Burn
03. To the Nameless
04. In Pain
05. Prologue
06. Like Ghosts
07. Again
08. Let Me Feed You
09. Dead Men Walking
10. Fear Me
11. Interlude
12. Revolution Required