La band danese NAKE fa il suo debutto con quest’album omonimo dalle molteplici influenze progressive rock e un insieme di immagini cinematografiche che prendono piede all’interno di paesaggi strumentali complessi. I Nostri molto spesso vengono accostati a mostri sacri del genere come i Tool, questo grazie alla loro tecnica ricercata e al sound duro e tagliente, che però lascia spazio anche a tematiche più limpide e viaggianti. Il lavoro, prodotto per la Audible Music di Copenhagen, è nel complesso un’esperienza innovativa che va a creare un racconto teatrale.
L’album inizia con l’apertura orecchiabile di “Offering”, una traccia sinfonica con un timbro post-rock classico e un momento godibile che incastra il riff di chitarra creando quella giusta tensione; il brano presenta una durata lunga ed esplode sul giro rabbioso e martellante in chiave post-metal. Segue “Weaver”, una composizione pesante come un macigno con numerosi e frenetici cambi di tempo e dalla grande qualità sonora; qualità raggiunta anche dalla successiva “Traveler”, con un leggero cambio di rotta verso una drum machine ovattata. In “Initiation”, invece, fa capolino in modo eccellente il synth per una notevole e ampia ritmica progressive anni Ottanta in stile Rush; a lungo andare però l’emozione si perde in un riff banale e in un passaggio ripetitivo. L’album riprende la giusta marcia raggiungendo una maturità importante sulle note di “Morningred”, uno dei pezzi più riusciti del lotto con quel tocco doom metal mozzafiato e un gioco surreale della chitarra che distorce l’atmosfera selvaggia, donando alla canzone una chiusura epica. Prima della fine ecco “Arrival”, che lascia all’ascoltatore una carezza misteriosa sul volto e un luogo grandioso dove rifugiare le proprie paure. Poi il breve intermezzo oscuro di “Cast” avvolge la traccia finale “Common” con il basso potente e ben orchestrato, per una trascinante canzone dinamica e una chiusura fenomenale.
I NAKE nel complesso danno alla luce un disco tecnico che a lungo andare può distrarre l’ascolto per i troppi virtuosismi, ma ciò nonostante la produzione solida regge l’impatto in modo sicuro. Consigliabile solo agli amanti del genere.
(Audible Music, 2024)
1. Offering
2. Weaver
3. Traveler
4. Initiation
5. Morningred
6. Arrival
7. Cast
8. Common