La band tedesca Neànder conquista ancora una volta le scene heavy post-metal con un nuovo capitolo pittoresco e roccioso. I Nostri nascono a Berlino nel 2017 colorando un cammino duro e strumentale che bagna confini territoriali di tematiche oscure; già nel precedente disco Eremit del 2020 le intenzioni erano chiare e di qualità, con ritmiche solide che giocavano molto in strutture pesanti vicine al doom metal. Con questo ambizioso terzo full-length III per l’etichetta tedesca Through Love Records, il gruppo finalmente riesce ad esprimere il meglio del proprio percorso superando le barriere tipiche della musica alternative e narra un segnale catartico, caotico e commovente.
L’album inizia con “Hiatus (Fragment I)” e il tonfo di una portiera che sbatte agitando qualcosa di misterioso e si collega alla violenza esplosiva di “Ultra”, un brano stupendo che accoglie un pianoforte atmosferico per poi lasciare spazio alla carica martellante delle chitarre e un cavernicolo racconto; la tempesta di riff maestosi infine trova calma nel giro di chitarra virtuoso e il ritornello post-metal massiccio. “Krater” mette in primo piano le sensazioni moderne e disperate di un mondo distrutto dal potente, mescolando le armonie melodiche alla ritmica aggressiva e nel tocco finale il giro di violini sensazionali danno quel colore malinconico alla traccia. Il passaggio acustico di “Achse” inserisce una sezione fragile e sentimentale che culla una dolce e cristallina giornata di solitudine. Con “Staub” invece si torna alle origini del gruppo amante di sinfonie black metal per una cavalleresca avventura racchiusa in un paesaggio maestoso e nel morbido arpeggio conclusivo. Verso la fine i tuoni in lontananza di “In Zungen (Fragment II)” aprono le porte al country spaziale di “Schwarzer Land”, una composizione breve e danzante guidata dall’assolo chitarristico trascinante ed essenziale. La conclusiva “Meteor 7”, un travolgente e psichedelico viaggio stoner metal, è la canzone più lunga del lotto, nonché la migliore: una conclusione dignitosa con un meraviglioso pianoforte messo nel mezzo, che preannuncia la fine dilaniante e inaspettata di parole oscure in sottofondo.
III è un grande album dalle sfumature profonde; la band con enorme personalità riesce a muoversi nei diversi passaggi tumultosi dando alla luce una perla significativa e di notevole impatto.
(Through Love Records, 2024)
1. Hiatus (Fragment I)
2. Ultra
3. Krater
4. Achse
5. Staub
6. In Zungen (Fragment II)
7. Schwarzer Sand
8. Meteor 7