Quando i norvegesi Nekromantheon riemergono in superficie dalle fucine di Efesto con una nuova release, questa sicuramente farà clamore. Sono passati nove anni dal loro ultimo, bellissimo, Rise, Vulcan Spectre e con questo nuovo full length Visions of Trismegistos, in uscita per Indie Recordings ed Hells Headbangers negli USA, si confermano la più feroce band thrash metal in circolazione.
I tre non lasciano nulla al caso, tutto è curato nei minimi dettagli: il suono è caldo, organico, la batteria perfetta in ogni sua parte come in Reign in Blood, un costante macigno sotto funambolici riff che uniscono la scuola Slayer e quella Europea di Kreator e Destruction in una soluzione più estrema e quasi death metal, un po’ come facevano gli svedesi Merciless con The Awakening nel 1990. Sin dal primo pezzo omonimo, “The Visions of Trismegistos”, i Nekromantheon iniziano con un velocissimo tupa-tupa e, con un’intensità fuori dal comune, finiscono allo stesso modo con “Zealot Reign”: gli stop and go sono repentini, tagliano il respiro, i riff incedono uno dietro l’altro in un vortice di legati e tremoli senza sosta, con la voce di Arild Myren Torp che urla formule di oracoli dell’antica Grecia, alla cui cultura i Nostri sono ispirati nei contenuti.
Sebbene non siano la tipica band produttiva che sforna un disco ogni due anni – e d’altro canto ci sta visto che i tre sono impegnati in grandissime band del panorama Norvegese attuale come Obliteration, Black Viper, Flight ed in passato anche Deathhammer – i Nekromantheon compensano con release di estrema qualità, autentiche gemme sulla scia delle gloriose opere anni ’80: Visions of Trismegistos sarà un disco obbligatorio per chi è legato al metal di quegli anni.
(Indie Recordings, Hells Headbangers, 2021)
1. The Visions of Trismegistos
2. Seve Rulers of Fate
3. Faustian Rites
4. Neptune Descent
5. Scorched Death
6. Dead Temples
7. Thanatos
8. Zealot Reign