In uscita il 1° marzo per la Dur et Doux Record, i Ni propongono il loro quarto lavoro,Pantophobie. Il loro ambito rimanere viscerale, diretto e senza mezzi termini, ma con una profondità sonora in grado di dare una spinta notevole al Math/Noise più praticato e ascoltato. Che i quattro di Bourge-en-Bresse fossero in grado di fucilare in faccia ritmi serratissimi, lo avevamo già recepiti dai loro tre lavori precedenti, ma in quest’ultimo album è contenuta una destrezza compositiva che li porta inesorabilmente a salire di livello.
Tutte le tracce portano il nome di una paura o di una fobia, senza una chiara distinzione o filo logico nella loro etimologia, ma racchiuse in un unico significato,capace di identificare e intitolare l’album…. la paura infondata di tutto. Pantophobie crea paranoia e allo stesso tempo piacere primordiale dovuto essenzialmente all’incapacità di anticipare la loro mossa seguente. Ma non si tratta solo di poliritmie, tempi dispari o intrecci di chitarre bene fatti, in questo album c’è molto di più, c’è una sostanza nella composizione e nelle strutture davvero notevole. Mi riferisco a “Leucoselphobie”,una traccia che parte a suon di phaser e riverberi inneggianti ad un post-rock in stile spaghetti western per poi, senza nemmeno fartene accorgere, trascinarti in un delicatissimo 7/8 per niente scontato. Questa attitudine è presente anche in “Kakorraphiophobie” dove dopo 3 minuti di secchezza, dissonanza, pugni e calci sugli stinchi, si viene cullati da lunghi ed interminabili accordi low frequecy drone. Starete pensando che non si tratti di niente di nuovo, un classico outro per terminare un pezzo alla svelta… e invece no cari miei, vi sbagliate, riparte tutto, e a gomiti alti.Qua e là, su e giù nelle tracce si continuano a sentire dei lontani scream, poco invadenti o forse poco convincenti, ma dopo tutto che importanza ha?
Quest’album è chiaramente ben studiato e ragionato, nulla è stato trascurato, a partire dalla qualità con cui è stato registrato. Infatti dietro al banco, con mani ed orecchie attente, ha soggiornato Hervè Faivre (Igorrr) durante il ciclo di registrazioni per poi cedere lo scettro a Remì Boy (Gojira, Secret Chief,Ezekiel) in fase di missaggio. Quanto appena detto è solamente un valore aggiunto a questo lavoro che porta dentro tanta creatività ed una svolta significativa nel mood dei Ni.
(Dur et Doux Record,2019)
1. Héliophobie
2. Alektorophobie
3.Lachanophobie
4.Leucosélophobie
5.Catagelophobie
6.Athazagoraphobie
7.Kakorraphiophobie
8.Lalophobie
9. Stasophobie