Terzo album per i Nightfell, side-project – se così si può chiamare – del campione dell’underground Todd Burdette (His Hero Is Gone, Tragedy e molti altri) che ormai dal 2012 ha fatto lega con Tim Call, drummer dei Mournful Congregation. E cos’altro attendersi quando un musicista seminale della scena hardcore-crust mondiale unisce le forze con un batterista della scena death metal? Ma un ibrido death-crust, naturalmente. Ed è ciò che i Nightfell propongono.
In realtà, forse, questa definizione si attagliava maggiormente al disco precedente, l’ottimo Darkness Evermore rilasciato nel 2015, mentre questo A Sanity Deranged propende in maggior misura verso il doom, talvolta lambendo persino il funeral (“To the Flame”). Non c’è dunque da attendersi gli assalti a testa bassa che caratterizzano i Tragedy, e tantomeno la virulenta militanza di quei testi: A Sanity Deranged è la marcia funebre per un’umanità prossima al termine della cosiddetta civilizzazione, e forse (con un po’ di fortuna) all’estinzione della specie. Non si incita alla rivolta, qui, ma si contemplano le macerie che vanno disfacendosi davanti ai nostri occhi (“As now we must succumb”, la title-track). Il growl disperato di Burdette – che forse ha esagerato col riverbero, ma sono dettagli – accompagna una sezione strumentale che raramente si spinge oltre il mid-tempo, affidando a riff quadrati e dalla pesantezza quasi fisicamente palpabile il compito di menare le danze. Ci si concede anche il lusso di sconfinare in territori non lontani dal black metal, ovviamente sempre funereo (“The Swallowing of Flies): per dire che, ascolto dopo ascolto, il disco rivela sfumature sempre diverse, e stratificazioni magari inizialmente sfuggite.
Insomma, i Nightfell non si sono limitati a fondere semplicemente due generi se vogliamo anche distanti, ma in questo terzo album (senza dubbio il migliore e più completo della loro discografia) hanno spostato l’asticella un po’ più in là, palesando un ventaglio di influenze ben più ampio anche delle sole – tante e importanti – band in cui militano o hanno militato i due musicisti. Va da sé che siamo di fronte a uno dei dischi dell’anno.
(20 Buck Spin, 2019)
1. No Life Leaves Here
2. (As Now) We Must Succumb
3. To the Flame
4. The Swalloving of Flies
5. (Holiness Digested)
6. A Sanity Deranged