Gli October Falls – one man band del finlandese Mikko Lehto – sono una realtà relativamente poco nota alle nostre latitudini, ma che può vantare una carriera ormai ventennale e la pubblicazione di cinque full length, incluso il presente A Fall of an Epoch. La produzione della band finnica si è inoltre sempre attestata su livelli di eccellenza, e tale qualità viene confermata con questa ultima uscita.
Gli October Falls si inseriscono in una peculiare tradizione della musica estrema che copre un ampio range di influenze: sebbene Katatonia e Opeth si ponessero quali riferimenti degli esordi, Lehto da ormai un decennio – accompagnato da musicisti con esperienze in band quali Moonsorrow, Thy Serpented ed Ensiferum – propone fondamentalmente un black metal venato di folk, che potremmo associare innanzitutto a nomi quali Drudkh e Fen (con particolare riferimento alla produzione precedente di questi ultimi). Atmosfere dilatate, mid-tempo e riff ammalianti – accompagnati da un “classico” scream acido e dolente – si susseguono creando un’atmosfera sospesa, che intende evocare le forze primordiali della natura e della propria terra natia. Rispetto al precedente, anch’esso splendido, The Plague of a Coming Age (datato ormai 2013), gli October Falls accentuano alcune soluzioni più muscolari, con l’uso del blast beat e un riffing più serrato (“The Endtime Rising”, “The Ruins of What Once Was”), tanto da averci suscitato un paragone anche con i primi Primordial: all’atmosfera introversa e decadente si associa difatti un afflato epico, quasi da campo di battaglia medievale. Nel disco riecheggia anche tutta la solida tradizione death-doom finnica, quella che ha prodotto, ad esempio, una realtà come gli Swallow The Sun.
Difficile evidenziare un brano piuttosto che un altro tra i cinque che compongono l’album: la qualità è sempre molto alta, la cura degli arrangiamenti certosina, i riff sempre memorabili. Nonostante il minutaggio piuttosto impegnativo – il pezzo più breve dura oltre otto minuti, e la titletrack supera gli undici – non c’è un solo momento di stasi o di noia. Insomma, poco altro da aggiungere: con A Fall of an Epoch gli October Falls si confermano come una delle realtà più interessanti del panorama black/folk internazionale, con un altro disco destinato a lasciare una traccia importante.
(Purity Through Fire, 2020)
1. A Fall of an Epoch
2. The Endtimes Rising
3. The Ruins of What Once Was
4. Hammering the Tide
5. The Flood of Drought