Lo sanno tutti che la California è un’ottima fucina di band metal, specialmente Los Angeles. I Perceptionist sono un giovane combo italo-americano molto interessante, composto da musicisti che hanno studiato presso il prestigioso Musicians Institute di Hollywood, molti dei quali entrati ed usciti dalla band in breve tempo: hanno partecipato alla composizione e registrazione gli italiani Edoardo Talenti alla batteria e Lenny Pietrolata alla chitarra ritmica insieme agli americani Riley Brodersen alla chitarra solista, Connor Coram al basso e Jordan Nalley alle vocals. Attualmente non fanno più parte del complesso l’italiano Pietrolata, sostituito dal chitarrista Abe Freshwater, e nemmeno il cantante Nalley.
Il genere proposto dalla band è un progressive metal molto aggressivo che alterna parti in growl e scream a quelle pulite: per dare alcune coordinate, fonte d’ispirazione primaria sono senza dubbio i fenomenali Between The Buried And Me. L’ingegnere del suono dell’album è niente meno che Jamie King (BTBAM, Trioscapes, Scale The Summit, Devin Townsend, etc) e il disco stesso è stato prodotto attraverso l’ormai noto sistema del crowdfunding, mezzo recentemente utilizzato anche dai Protest The Hero.
Evolve, questo il titolo dell’opera, inizia con un pezzo strumentale aperto da tastiere elettroniche e condito dalle chitarrone ad otto corde, che accompagnano alla successiva, ed esplosiva, “The Scientific Method”. Lo scream di Nalley è perforante e carico di energia, la canzone un vero vulcano di riff molto tecnici, che dominano la scena fino ad un’apertura ariosa molto ispirata che ci permette di notare il lato più squisitamente progressive e melodico della band. Queste chitarre a otto corde à la Meshuggah danno senz’altro una potenza inaudita, ma a volte rilegano un po’ in secondo piano l’egregio lavoro del bassista Coram. Le lyrics parlano quasi esclusivamente di argomenti scientifici, volendo in stile Allegaeon. Gli assoli sono ovviamente una costante: in particolare nel brano strumentale “Anima”, che è un vero e proprio tributo al prog metal, i chitarristi danno il meglio di loro, il risultato è una canzone molto coinvolgente e piacevolissima da ascoltare.
La tracklist è stata scelta sapientemente, ottima l’alternanza tra brani più “muscolari” e quelli ariosi. Bellissima anche la canzone “Reaching Infinity”, caratterizzata da alcuni riff pesanti ma dall’impronta classicheggiante che mi riportano alla mente una grandissima band purtroppo non più in attività, i The Human Abstract. Anche la titletrack “Evolve” è un brano molto interessante: l’arpeggio di chitarra iniziale effettato con leggero delay ha un tocco di malinconia che caratterizza a sua volta tutta la composizione. È un brano dall’attitudine personale, una sorpresa. Geniale e molto simpatico il brano conclusivo “Monkey Business”, cantato in questa occasione proprio da una scimmia.
Evolve è un debut album davvero esplosivo ed entusiasmante, complimenti alla talentuosa band losangelina. Se riusciranno a limare qualche difettuccio e se riusciranno a rendere il loro sound ancora più personale, i Perceptionist faranno sicuramente un grandissimo salto di qualità. In più è bello sapere che in questa band c’è anche un pizzico d’Italia.
7.5
(Autoproduzione, 2014)
1. The Big Bang
2. The Scientific Method
3. Truthseeker
4. Feeling Nostalgic
5. Anima
6. Sole Cognition
7. Reaching Infinity
8. Evolve
9. Sanctimonious Plague
10. Monkey Business