AYN & MARLEN UND MARLEN
“FROM THE FLOOR BELOW”
TOTEN SCHWAN MMXXII
TSR 131
From the Floor Below è luogo sacrificale, lacerazione, nudità animale a tratti oscena. Imperfetto, non compiuto, può toccarti nel punto in cui soccombi. Il dramma e la disperazione, come condizioni dell’essere, ci mettono in comunicazione. Ci consentono di perderci. Di bruciare non per consumarci, ma per portarci ad una forma di compimento.
From the Floor Below ha avuto una lunga gestazione; quasi due anni passati a comporre e a ricercare quelle sonorità eteree e metafisiche necessarie per esprimere concetti esistenziali e nichilisti senza i quali il viaggio nel nostro sottosuolo non sarebbe stato possibile. La scelta si è concentrata su suoni che potessero indurre uno stato di ipnosi, una disconnessione, uno shock gurdjieffiano con il flusso indotto dal nostro vissuto e creare varchi nei quali sprofondare e perdere qualsiasi tipo di connessione con la pura razionalità, potendo finalmente abitare – anche solo per un istante – il nostro meta-vuoto, il sottosuolo.
L’uomo del sottosuolo di Dostoewskij ha ispirato il concept dell’album. L’uomo del sottosuolo dostoewskijano è anzitutto un uomo che soffre e che vede la sua sofferenza come irrimediabile in un mondo in cui il razionalismo illuminista ha la pretesa di dimostrare con la ragione la conoscenza certa e definitiva delle leggi secondo cui deve regolarsi l’uomo per giungere alla sua piena e definitiva autorealizzazione. L’aggancio è proprio in questo nodo cruciale: ancora oggi la nostra società è basata su questi criteri positivisti, illuministi, razionalisti, scientisti con l’aggravante del postmodernismo che riduce l’uomo a mero predatore consumistico: Tutto ciò porta inesorabilmente a scollegarci del tutto dalla nostra parte più dionisiaca, animica, arcaica.
L’album esce per Toten Schwan Records in solo 100 copie in CD digifile a sei ante.