Quando si cita Manchester a livello musicale i generi che vengono solitamente menzionati non sono di certo quelli che contraddistinguono la proposta musicale di Primitive Knot, ovvero fuzz, noise e industrial doom principalmente. Niente di cui stupirsi a pensarci bene, in una delle città più industrializzate d’Europa, ogni sub-genere trova terreno fertile per crescere, farsi strada e contaminarsi con altre forme musicali altrettanto viscerali.
Primitive Knot è il polistrumentista incappucciato che dal 2016 porta avanti questo progetto misterioso ed esoterico. Partito su direttrici puramente noise, drone e dark ambient negli anni la componente più ritualistica ha gradualmente lasciato spazio ai riff monolitici, accattivanti in cui l’effetto fuzz viene spinto a livelli elevatissimi. Tale passaggio di stile prende definitivamente forma dalla fine del 2018 da Time to Die in poi. In questi anni le uscite discografiche hanno portato Primitive Knot a diverse collaborazioni che hanno rafforzato la consapevolezza musicale delle sue uscite, affinandone ogni volta il risultato finale; la summa è racchiusa nel suo ultimo lavoro A New Golgotha uscito a novembre 2021 per la sempre attenta Phage Tapes (etichetta harsh/noise/industrial di Minneapolis). Anche in questo capitolo tutta la musica è partorita e composta esclusivamente dall’artista (sul suo bandcamp è elencata l’attrezzatura utilizzata), e la proposta è semplice quanto efficace. Riff sporchi ed incisivi, distorsione cospicua, tappeto ritmico serrato, rallentamenti e ripartenze al posto giusto, voce profonda ed evocativa ed intrusioni noise a volontà.
La title-track “A New Golgotha” parte subito mettendo in chiaro le intenzioni di Primitive Knot: riff abrasivi, drum programming stop and go e chiusura con il titolo della canzone/album ripetuto come un mantra. Si procede con “Burn It All Down” track dal ritmo incessante interrotto solamente da assoli distopici e incursioni noise. In “Beatrice Dalle” la parte ritmica diventa preponderante e le divagazioni ambient di inizio carriera si riaffacciano nuovamente. “Limited” rappresenta al meglio il mix di fuzz ‘n’ roll e dark ambient. In “Ziggurats Of Despair” Primitive Knot toglie il piede dall’acceleratore dando un momento di respiro in cui comunque la tensione rimane altissima, nonostante i bpm inferiori. Anche in “Skull Life” si parte con ritmi più lenti, ma poi un drum programming, degno di una doppia cassa, riporta tutto al suo posto. “Freedom Is A Prison” aggiunge agli elementi fino ad ora citati un basso corposo e feedback ipnotici. “Time Crusher” e “This Is A Party” sono le due ultime cavalcate acid fuzz noise che chiudono un disco molto solido e godibile che ad ogni ascolto rivela dettagli e sfumature aggiuntive.
Insomma, tanto per intendersi, quello che potremmo aspettarci da Joel Grind dei Toxic Holocaust dopo una boccetta intera di Xanax.
(Phage Tapes, 2021)
1. A New Golgotha
2. Burn It All Down
3. Beatrice Dalle
4. Limited
5. Ziggurats Of Despair
6. Skull Life
7. Freedom Is A Prison
8. Time Crusher
9. This Is A Party