I Prospective, per chi non li conoscesse, sono una promettentissima band djent dalle sfumature prog di Bologna formatasi nel 2015, che il sottoscritto ha sempre seguito con molto interesse. La loro crescita dal primo lavoro dal nome Chronosphere è stata esponenziale, arriviamo dunque a questo 2018 carichi di altissime aspettative per il nuovo album Unreal.
I passi avanti con questo lavoro sono molto significativi, poiché la loro offerta musicale si è arricchita notevolmente in maniera naturale e fluida. L’impatto col disco è devastante: riff djent siderurgici, cambi di tempo da capogiro e chi più ne ha più ne metta. La sezione ritmica capitanata da Flavio Cacciari è chirurgicamente assassina quando serve e sapientemente dolce a seconda del pezzo in cui ci troviamo. I brani sono spesso carichi di groove e molto violenti, prendiamo come esempio “Back Home” oppure “So Far Gone”. Le parti urlate sono perforanti e di impatto, in sostanza più decise rispetto ai loro precedenti lavori. Ultimo, ma non meno importante è l’ottima produzione cristallina, che riesce a rendere bene in ogni situazione, sia che si parli delle parti più pesanti sia di quelle più orecchiabili.
Unreal è un lavoro eccellente, un disco divertentissimo e con pochissimi nei. Ci troviamo di fronte ad una realtà tutta italiana molto interessante, che non smette di stupire. I Prospective hanno colpito decisamente nel segno.
(Autoproduzione, 2018)
01. The Void
02. Transient
03. Frames
04. So Far Gone
05. Only You
06. Elysium
07. Real
08. Nile
09. Enemy
10. Back Home
11. Grasp
8.0