Black metal di forte matrice atmosferica, con un’indole ambient sempre sull’attenti per incidere tra una sfuriata e la successiva, il tutto costellato da tematiche inerenti al rapporto tra l’essere umano e la natura, con riflessioni e prese di coscienza. Bastano questi elementi per far capire, o almeno dare qualche indizio, sullo stile dell’album oggetto di questa recensione: si vola negli Stati Uniti, nella zona nord-occidentale della nazione, in cui si è sviluppata da un paio di decenni a questa parte la scena cascadian black metal. Nuova realtà in questo contesto sono i Returning, il cui primo lavoro Severance è stato ripubblicato lo scorso 10 novembre da Breath Sun Bone Blood in CD e cassetta, dopo l’uscita in digitale risalente al mese di febbraio 2023, e pur essendo un debutto ricalca con consapevolezza i nomi dei gruppi più quotati di questo panorama.
I due membri di questo progetto descrivono il lavoro come una trasmutazione, da rabbia a preghiera, che va a riflettere sulla propria posizione fisica e spirituale nei confronti della natura, omaggiandola e riconoscendone la vitale importanza. Per rendere in musica questo messaggio la band usa come tramite un songwriting minimale e compatto, con brani che si evolvono lentamente, dando molta enfasi alla componente atmosferica, accentuata dalle numerose incursioni ambient/field recording, che aiutano l’immersione dell’ascoltatore nell’ascolto. È proprio con un’introduzione dai sentori dark ambient che si apre il disco, dilatando i tempi prima dell’incursione di un riffing incisivo e tagliente. “Path of Ashes” nei suoi 16 minuti presenta una struttura che mette in mostra tutte le sfaccettature dello stile del duo statunitense, tra melodie sferzanti e l’alternarsi tra ritmiche serrate e momenti più flemmatici. I Nostri dimostrano di non voler riscrivere la storia del genere, entrando a far parte di questo filone senza pretese ma con concretezza, grazie a composizioni che si evolvono al meglio, sfogando una rabbia primordiale e grezza, pure decadente di tanto in tanto. Severance non è un album che rimarrà impresso a lungo termine, il legame con i primi Wolves in the Throne Room, Addaura e simili è evidente, ma l’ascolto rimane sempre piacevole, aiutato da dei settori presenti in ogni brano che catturano l’attenzione, con trovate compositive intriganti e strutture ben impostate.
Dunque, pur non scrivendo nulla di nuovo questo ascolto merita almeno di essere tenuto in considerazione da chi queste sonorità le apprezza. Quattro composizioni che seguono gli stilemi del cascadian black metal con risolutezza, andando a modellare un disco fluido e compatto in cui spicca sia un’intensità granitica che i momenti in cui la tensione viene rilasciata per favorire elementi atmosferici e ambientali.
(Breath Sun Bone Blood, 2023)
1. Path of Ashes
2. Primal Remembrance
3. False Light Sickening
4. Bright Power, Dark Peace