I Revocation sono una di quelle band che si è sempre mossa con coerenza, con tanta gavetta alle spalle e costanza nelle loro pubblicazioni: oggi ci troviamo davanti al loro fiammeggiante ritorno.
Great Is Our Sin è un disco prodotto magistralmente e soprattutto suonato con gli attributi. L’ibrido techno-thrash e death metal dei Revocation, sempre fuori dalla norma, galoppa fin da subito. I passaggi melodici sono inferiori rispetto al passato; tuttavia, a sorpresa, in mezzo alle classiche sfuriate è possibile udire dei passaggi al limite del blues. La voce di Davidson è forse un po’ monocorde (in alcuni lick risulta essere un po’ statica), ma ciò non inficia alla qualità complessiva del lavoro. Tra tutta la tracklist, come brano degno di nota, citiamo “Cleaving Giants Of Ice”, caratterizzato da un’acustica chitarra iniziale che dona un tocco di originalità alla proposta. Il resto della scaletta si assesta su un’abbondante sufficienza, ma purtroppo manca la reale gemma.
In definitiva Great Is Our Sin è un altro ottimo disco per i Revocation, che conferma il loro status di band più originale nel panorama thrash-death. Questa ultima uscita risulta essere godibile, ben congegnato e dotata di una buona personalità, ma avrebbe necessitato di qualcosa di più per essere considerato un grandissimo album.
(Metal Blade Records, 2016)
01. Arbiters Of The Apocalypse
02. Theatre Of Horror
03. Monolithic Ignorance
04. Crumbling Imperium
05. Communion
06. The Exaltation
07. Profanum Vulgus
08. Copernican Heresy
09. Only The Spineless Survive
10. Cleaving Giants Of Ice