Il musicista e compositore sardo Valerio Marras ritorna in grande stile con il suo progetto solista SARRAM e il quinto album in studio. Un sensuale e sperimentale lavoro che avvia una cerimonia grottesca dai risvolti oscuri. Il racconto che prende piede, dal titolo Pàthei Màthos, avvolge tutto il paesaggio della Sardegna con una qualità disarmante e di nicchia e viene prodotto e distribuito dalla label romana Subsound Records. Al suo interno si descrive con armonia un sensazionale viaggio poetico, che sposta gli orizzonti drone post-rock verso pulsazioni moderne che toccano l’elettronica. Il risultato è una trascendentale esposizione drammatica e concettuale, ricca di emozione.
Il rumore sordo e inquietante in lontananza di “A Floating Sun” crea subito le basi ottimali per un’apertura interessante, dove il musicista esprime il suo gioco elettronico e disturbante, esplorando un vortice estremo e di mistero, che unisce la seguente timbrica femminile della seguente title-track “Pàthei Màthos”. Una canzone pulsante che trascina la potente aura angelica e amplificata della voce, grazie al supporto eccellente dell’artista Lili Refrain, autentica icona carismatica nel panorama musicale doom ambient. Le melodie poi aumentano di sonorità con aggiunta di violoncello e tappeti cosmici di synth nella stupenda “Lotus Quest”, un brano malinconico con il sensazionale giro di chitarra e un brivido trascinante che entra nel cuore. “Zarola” invece rallenta in un sogno cinematografico, con il tocco sensibile del piano che narra un profondo e importante attimo dolce familiare. L’inquietante e distorta sensazione torna nei rumori polverosi in loop di “Korimai” e l’emblematica interpretazione dell’ospite Dalila Kayros alla voce per un approccio psichedelico, trascinando l’ascoltatore in una dimensione onirica. Il trittico finale si apre con il ruvido impatto di “Slow Care, Heavy Wires”, una traccia enorme che taglia in due questo lavoro lasciando rivolti più dinamici e una composizione pazzesca, la più completa. Passando poi per la tranquillità interiore in “Calma” e un crescendo morbido del ritornello, che ci aiuta ad apprendere al meglio questo album. Il disco infine si conclude su “Long Live, Farewell.” immersi nel silenzio surreale di un monologo vulnerabile.
SARRAM ci invita ancora una volta dentro il suo mondo sensibile, dando alla luce una nuova perla sentimentale e personale che abbraccia le numerose idee, per un ennesimo punto prezioso nella sua carriera.
(Subsound Records, 2023)
1. A Floating Sun
2. Pàthei Màthos
3. Lotus Quest
4. Zarola
5. Korimai
6. Slow Care, Heavy Wires
7. Calma
8. Long Live, Farewell.